Le rivolte del nord Africa, l'immigrazione, il nucleare e l'ambiente: sono alcuni dei temi al centro dei servizi realizzati da giornalisti professionisti e freelance di network nazionali, internazionali e web-tv. La proclamazione dei vincitori il 18 giugno a Riccione a conclusione della diciassettesima edizione del Premio dedicato all'inviata Rai uccisa in Somalia nel 1994 Oltre 270 videoreportage e servizi televisivi che raccontano scena e retroscena di quanto successo negli ultimi mesi, in Italia e nel mondo. Come ogni anno, il Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, in programma a Riccione dal 15 al 18 giugno, diventa lo specchio dei fatti che sono entrati nell'agenda giornalistica nazionale e internazionale.
Il concorso, organizzato per il diciassettesimo anno dall'associazione Ilaria Alpi in memoria della reporter del Tg3 Rai uccisa nel 1994 a Mogadiscio insieme all'operatore Miran Hrovatin, vede quest'anno la partecipazione di 275 video tra reportage, documentari e servizi televisivi, realizzati da giornalisti professionisti, freelance, registi e videomaker.
Sono video inediti oppure già trasmessi da network nazionali, internazionali, emittenti locali e web-tv, e concorrono per le otto categorie del Premio Ilaria Alpi: miglior reportage italiano, miglior reportage internazionale, premio Miran Hrovatin (per telecineoperatori e videomaker), miglior servizio da tg, miglior servizio da tv locali e regionali, premio Ilaria Alpi Doc Rai 3 (per gli inediti), premio Giovani e premio della critica.
In evidenza tra le inchieste iscritte al Premio ci sono le tematiche ambientali. Ben 40 i servizi che affrontano l'ambiente da diversi punti di vista: dal business dell'energia "green" all'impatto delle centrali nucleari correlate alla presenza di discariche radioattive sul territorio nazionale. Tra questi, una nicchia (3 servizi) è riservata al petrolio: elemento che viene preso in considerazione sia per i possibili danni all'ambiente sia per la sua importanza in chiave politica ed economica.
Da ricondurre al filone ambientale anche 5 inchieste legate ai disastri idrogeologici che hanno squassato l'Italia nell'ultimo anno. Ma ci sono anche servizi (una decina) realizzati da chi ha voluto tornare a L'Aquila e ad Haiti per raccontare le fatiche del post-terremoto.
Ben presenti anche i temi sociali, che rappresentano lo "zoccolo duro" dei video partecipanti a questa edizione del Premio: le inchieste (115 in tutto) spaziano dall'integrazione razziale alla gravidanze di giovani donne fino alle "diversità" di orientamento sessuale. Molte provengono da realtà informative nuove come le news di Mtv rivolte principalmente ai giovani e da piattaforme online come quelle di Corriere della Sera e Repubblica, che hanno potenziato la componente video nei loro portali d'informazione. Confermata la presenza dei canali televisi nazionali - Rai, Sky, Mediaset e La7 -, mentre cresce quella delle tv locali del sud d'Italia, con video da Calabria, Sicilia e Campania.
Sono invece 28 i servizi sulle guerre. Il conflitto in Libia, quello più recente, raccoglie da solo una decina di video. Non mancano reportage dall'Iraq, dall'Afghanistan e da altri paesi con tutte le loro contraddizioni, dalla Jamaica alla Corea del Nord. Torna anche la Somalia, terra cara ad Ilaria Alpi e a Miran Hrovatin.
E poi i migranti. Lampedusa e Manduria sono le indiscusse protagoniste delle 32 videoinchieste dedicate all'immigrazione. Molti i punti di vista, compreso quello degli italiani "che accolgono". Sono 42, invece, i video che trattano le criminalità organizzate, in Italia e in Europa.
In concorso anche inchieste sul lavoro (almeno 6 video partecipanti), sulla politica nazionale e non (4) e anche sull'economia (2).
I vincitori del diciassettesimo Premio Ilaria Alpi, selezionati da una giuria di qualità presieduta da Italo Moretti e composta dai più noti giornalisti italiani, saranno premiati a Riccione il 18 giugno in una serata condotta da Tiziana Ferrario.
La cerimonia di premiazione, così come tutti gli appuntamenti, gli incontri, gli spettacoli e le mostre in programma per il Premio Ilaria Alpi, è a ingresso libero.
Il programma completo sul sito www.premioilariaalpi.it.Anche quest'anno Hi-Net (www.hi-net.it), uno dei primi application provider della provincia di Rimini, ha curato la realizzazione del sito web del Premio Ilaria Alpi, dando ai giurati la possibilità di accedere, mediante username e password, a una sezione del sito in cui commentare e votare i video in concorso.
Il Premio Ilaria Alpi, organizzato da Associazione Ilaria Alpi, è promosso da Regione Emilia-Romagna, Provincia di Rimini e Comune di Riccione, sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana e con i patrocini di Presidenza della Camera dei Deputati, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Commissione Nazionale italiana per l'Unesco, Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, Rai - Segretariato Sociale.In collaborazione con Rai, Fondazione Unipolis, Fondazione Carim, Hera, Block 60, Federazione Nazionale della Stampa Italiana e UsigRai, Cesvi, Flare Network, Libera Informazione, Rete degli Archivi per non dimenticare.
Con il contributo di UniCredit, Vodafone e Coop.
Per informazioni:Associazione Ilaria Alpi - Premio giornalistico televisivo Ilaria AlpiTel. 0541 691640, e-mail info@ilariaalpi.it, sito www.ilariaalpi.it