Dall'arresto dell'ex presidente Laurent Gbagbo e la conferma al potere di Alassane Ouattara avvenuta l'11 aprile scorso, la situazione del Paese, sconvolto dalla cruenta crisi politica e umanitaria iniziata il 28 novembre 2010, sta tornando - seppur con grande fatica - alla normalità.
In realtà la situazione politica non si è ancora definitivamente risolta e vi sono ancora episodi di violenza.
Durante i mesi di crisi e soprattutto in marzo e aprile, scontri e violenze sono stati registrati in tutto il Paese, provocando migliaia di vittime. A fine aprile la situazione era la seguente: circa 800.000 sfollati interni, 135.000 profughi nei Paesi limitrofi al confine occidentale, principalmente in Liberia, Ghana, Guinea, Togo e Mali.
La Chiesa ivoriana durante la crisi si è mobilitata fortemente per soccorrere le popolazioni sfollate. Oltre 45.000 cittadini si sono rifugiati in Chiese, cattedrali e parrocchie di tutto il Paese dove sono state assistite con generi di prima necessità.
La popolazione locale ha risposto in modo importante, ciascuno secondo le proprie possibilità, ai numerosi appelli di solidarietà lanciati dalla Caritas locale mettendo a disposizione cibo e beni di prima necessità per i cittadini sfollati e bisognosi.
Alla luce dell'evoluzione della situazione la Caritas Costa d'Avorio, in collaborazione con le rete internazionale, ha rivisto, estendendolo, il piano di intervento di oltre 1 milione di euro per aiuti immediati lanciato alcuni mesi fa.
Il piano si è prolungato sino al 15 luglio e sono aumentati il numero di beneficiari e le aree di intervento. Il nuovo piano prevede:
- l'assistenza a 5000 sfollati interni nella zona al confine con Liberia e Guinea e a 2000 persone delle 400 famiglie che li accolgono. Si sono aggiunti tre nuovi villaggi che vengono aiutati nel dipartimento di Zouan-Hounien: Déinneu, Gouagleu et Ligaleu;
- assistenza a 20.000 sfollati nella zona di Abidjan e Agboville, di cui molti vulnerabili, soprattutto malati. L'intervento è rivolto anche a favorire il rientro degli sfollati nei luoghi di provenienza.
L'aiuto d'urgenza previsto dal piano comprende molteplici settori d'intervento: il sostegno nutrizionale, l'acqua, la cura igienico-sanitaria, la sanità, la protezione, l'educazione scolastica e ricreativa per i minori.
Continua inoltre l'impegno della rete Caritas in favore dei profughi in Liberia, in Guinea e in Ghana.
Caritas si sta attivando per la preparazione di un piano di accompagnamento ai profughi che rientreranno nelle proprie abitazioni. Si tratta di circa 2000 famiglie a cui saranno distribuiti i beni necessari per intraprendere delle attività agricole di sussistenza.
Caritas Italiana - che in passato ha sostenuto Caritas Costa d'Avorio in vari ambiti - ha risposto all'appello di emergenza di Caritas Costa d'Avorio mettendo a disposizione un primo contributo e segue costantemente l'evolversi della situazione.