La Risoluzione Onu 1637 richiede al Consiglio di Sicurezza di sottoporre a revisione il mandato della Forza Multinazionale (FMN) presente in Iraq entro il 15 giugno 2006. La FMN è accusata di severe violazioni del diritto internazionale e la lettera richiama in modo puntuale le denunce: gli arresti e le detenzioni senza processo, la disumana condizione del sistema carcerario; i continui abusi sui prigionieri e la tortura; l'uso di armi illegali con effetti indiscriminati sulla popolazione; gli attacchi indiscriminati ai centri abitati e l'uso delle tecniche di assedio; l'irregolarità nelle spese e la mancanza di una adeguato controllo del Fondo per lo Sviluppo dell'Iraq; l'incapacità della Forza di Intervento Multinazionale di proteggere il patrimonio culturale iracheno tra i più ricchi ed importanti del mondo; il regime di impunità di cui godono i membri della Forza di Intervento Multinazionale. "Noi crediamo -scrivono i promotori- che sia venuto il tempo in cui il Consiglio di Sicurezza si assuma le proprie responsabilità, discuta approfonditamente questi punti nel quadro del diritto internazionale, si consulti con la comunità internazionale e riconsideri sostanzialmente, sottoponga a revisione o metta fine al mandato che ha affidato alla Forza Multinazionale (FMN) presente in Iraq." La Tavola della pace -mentre ribadisce l'importanza del ritiro del contingente italiano dall'Iraq- chiede al Ministro degli Esteri italiano e al Parlamento di farsi portavoce delle denunce e delle richieste contenute in questo appello in tutte le sedi europee e internazionali. "Ritirare i nostri soldati dall'Iraq, sostenere concretamente la società civile irachena che si sta impegnando per la pace, i rispetto dei diritti umani e la democrazia, chiamare l'Europa alle proprie responsabilità, ridare forza e credibilità all'Onu sono solo i primi passi. L'Italia -affermano Flavio Lotti e Grazia Bellini, coordinatori della Tavola della pace - deve finalmente rompere ogni complicità con la guerra e investire, senza indugi, nella difficile, difficilissima, ricostruzione di una politica di pace che metta fine alla spirale della violenza, riconsegni davvero l'Iraq agli iracheni e il Medio Oriente alla pace." Per leggere l'appello, vai alla pagina: http://www.unimondo.org

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni