In Liguria da Ventimiglia a La Spezia è sempre più emergenza migranti. Per un centro che chiude uno nuovo ne apre. Genova è tornata alla normalità dopo la chiusura del centro di accoglienza di via delle Fontane, ma l'emergenza resta alta nella regione ligure. A Ventimiglia, soprattutto, è sempre al completo come il primo giorno l'ex caserma dei Vigili del Fuoco di Bevera, gestita dalla Croce Rossa. Attualmente sono 126 le persone ospitate. Non accenna a diminuire neppure il numero di migranti che ogni sera arrivano alla stazione ferroviaria della città di frontiera sperando di attraversare il confine per raggiungere la Francia. A loro sono sempre assicurati cibo per rifocillarsi e coperte per la notte. I volontari CRI provvedono ad effettuare la distribuzione di sacchetti alimentari con medie giornaliere di 150 a colazione, pranzo e cena. Nel primo mese di attività, esattamente dal 5 aprile all'8 maggio 2011, il centro di Ventimiglia ha registrato 4.703 presenze e altrettante cene. Sono state 4588 le colazioni e 3608 i 'cestini' distribuiti dalla CRI. Gli interventi sanitari effettuati, per una media di 10 al giorno, sono stati complessivamente 345. Sono 21 gli operatori della Croce Rossa Italiana impegnati nelle attività di accoglienza, logistica, preparazione e distribuzione dei pasti, assistenza sanitaria. Sono operativi anche 14 mezzi, tra cui una ambulanza. Dall'inizio dell'emergenza sono state 846 le presenze degli operatori, per una media di 25 al giorno.
Sempre in Liguria, a La Spezia, è operativa da due giorni anche la struttura "Colonia CRI" di Varese Ligure, attivata su richiesta della Regione Liguria per assistere e ospitare 38 migranti. Nelle attività sono impiegati 22 operatori CRI che garantiscono tutte le attività di supporto sanitario e socio-assistenziale, oltre alla distribuzione di pasti. In funzione anche 5 mezzi CRI. Nell'ex colonia della CRI di Varese Ligure, oggi diventata un centro polifunzionale, i 15 nuclei familiari, tra cui 8 bambini di età compresa tra gli 8 mesi ed i 4 anni, hanno ridato vita ad una struttura che da tempo non vedeva la presenza di piccoli ospiti, e dove le famiglie di migranti hanno trovato serenità e calore. La gara di solidarietà da parte di tutti gli abitanti del piccolo borgo è davvero encomiabile ed è un via vai continuo di cittadini per donare abbigliamento e giocattoli per i bambini. Dal momento della richiesta di attivazione del centro, in pochissime ore, i volontari del Comitato Provinciale CRI di La Spezia in poche ore hanno allestito al meglio la struttura per accogliere le famiglie che, sfinite dalla traversata di oltre tre giorni, erano da poco sbarcate a Lampedusa. Medici e pediatri volontari CRI, dopo aver visitato tutti i migranti, hanno accertato le loro buone condizioni di salute.
In Sicilia, a Lampedusa la CRI con 17 operatori tra medici, infermieri, logisti e soccorritori, con a disposizione 6 mezzi, garantisce h24 il soccorso sul molo commerciale nelle operazioni di sbarco e l'assistenza sanitaria presso il Posto Medico Avanzato (PMA) allestito alla stazione marittima. Gli operatori CRI hanno lavorato ininterrottamente per l'assistenza sanitaria e socio-assistenziale nel corso degli ultimi sbarchi. A Mineo (Catania) la CRI prosegue nelle attività di assistenza sanitaria, distribuzione pasti, mediazione culturale, interpretariato linguistico al "Villaggio della solidarietà". Attualmente presso la struttura sono ospitati 1944 migranti, tra cui 108 minori. Sono 94 gli operatori della Croce Rossa Italiana impegnati nei servizi di accoglienza. Sono operativi anche 15 automezzi CRI, tra cui due ambulanze. Ogni giorno vengono preparati e distribuiti circa 4600 pasti tra colazioni, pranzi e cene per i migranti e per il personale in servizio. L'ambulatorio sanitario, operativo h24, effettua quotidianamente oltre 200 prestazioni sanitarie, che nella sola giornata del 7 maggio sono state 270. In collaborazione con la ASP di Catania è in funzione anche un ambulatorio pediatrico. Sono attive numerose attività di carattere socio assistenziale, come ad esempio il supporto psico-sociale presso il punto di accoglienza ed ascolto. Continuano le attività di ludoteca per i più piccoli, i corsi di lingua italiana, l'assistenza legale. Rimane costante la presenza nel centro di alcuni operatori dell'UNHCR e dell'OIM che forniscono agli ospiti informazioni di natura legale in collaborazione con la CRI.
In
Piemonte, presso il Centro Polifunzionale
CRI di
Settimo Torinese, sono attualmente ospitati 141 migranti. Sono 56 gli operatori
CRI che forniscono agli ospiti vitto, alloggio, assistenza sanitaria, generi di prima necessità, supporto per il disbrigo delle pratiche per i permessi di soggiorno temporanei. Nella sola giornata dell'8 maggio sono state effettuate 37 visite ambulatoriali e alcuni accertamenti al pronto soccorso. Presso il Centro di Settimo in occasione della Giornata Mondiale della Croce Rossa si è anche provveduto a trasmettere e a divulgare video, in più lingue, sulle attività svolte dall'Associazione.
In Campania la Croce Rossa Italiana coordina il centro di accoglienza allestito a Santa Maria Capua Vetere (Caserta), dove attualmente sono ospitati 103 migranti. Presso il centro si alternano in turni giornalieri 15 operatori CRI che provvedono alla distribuzione dei pasti e all'assistenza sanitaria. A disposizione inoltre 2 ambulanze e alcuni mezzi di trasporto. E' in funzione anche una tenda infermeria e un poliambulatorio per le visite mediche.
In Toscana dal 7 maggio la Foresteria della CRI a Marina di Pisa è stata adibita a centro di prima accoglienza per 6 migranti di nazionalità nigeriana. Agli ospiti sono stati forniti kit igienici e generi di prima necessità.
In Puglia, a Manduria, nella tendopoli gestita da Connecting People sono presenti 1372 ospiti. La Croce Rossa Italiana, in coordinamento con Protezione Civile e 118, garantisce un'ambulanza con relativo equipaggio di 3 operatori per due turni di 6 ore ognuno.