L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e Prosolidar (Fondo nazionale per progetti di solidarietà del Settore del Credito e dell'ABI) hanno firmato ieri un accordo per il finanziamento del progetto "Light Years Ahead".

L'accordo prevede una donazione di 480.000 euro che fa di Prosolidar il principale donatore dell'UNHCR nel 2011. Il finanziamento permetterà di installare 97 lampioni solari nei campi di Shagarab e Kilo 26 nel Sudan orientale e fornire 5.823 lanterne domestiche ad energia solare e altrettante pentole a basso consumo (1 per nucleo familiare).

"Prosolidar sostiene con grande convinzione l'azione dell'UNHCR e ne condivide in pieno i valori e la missione. Siamo convinti dell'importanza di contribuire a proteggere i rifugiati migliorandone la vita nei campi dove vengono accolti salvaguardando al tempo stesso l'ambiente", ha dichiarato Edgardo Maria Iozia, Presidente di Prosolidar.

Più di 29.000 rifugiati eritrei, somali ed etiopi ospitati nei due campi avranno accesso a tecnologie semplici, innovative ed eco-sostenibili in grado di migliorare la loro condizione di vita e, nel contempo, incidere in misura minore sui delicati equilibri ambientali ed ecologici delle zone di accoglienza.

Avere un'adeguata illuminazione all'interno dei campi significa garantire maggiore protezione alle donne, normalmente incaricate della raccolta della legna e quindi esposte al rischio di subire violenze sessuali nei lunghi tragitti in aree spesso isolate. Ma vuol dire anche dare ai ragazzi e ai bambini la possibilità di studiare in orari serali e quindi favorire percorsi di istruzione.

Con l'introduzione di una nuova modalità per la cottura del cibo, come la pentola a basso consumo, le singole famiglie potranno rendersi autonome  e al tempo stesso ridurre fino all'80% il consumo di legname (salvando 34.000 tonnellate di legna solo nel 2011), diminuendo quindi le emissioni derivanti dalla combustione della legna.

"Il principio su cui si basa Prosolidar è semplice ma molto efficace: dipendenti del settore e banche uniscono le forze per una causa umanitaria", ha evidenziato Laura Boldrini, Portavoce UNHCR. "Una tale sinergia è tanto più importante in un momento in cui, a causa della crisi, molti governi riducono i loro contributi con gravi conseguenze per le persone bisognose."

Il progetto Light Years Ahead, oltre al Sudan, verrà realizzato anche in Chad, Djibouti, Etiopia, Uganda, Rwanda, Kenya all'interno di 12 campi gestiti dall'UNHCR, a sostegno di 450mila rifugiati.

Il Sudan è un paese in cui negli ultimi 20 anni si sono sviluppate gravi crisi umanitarie (Sud Sudan e Darfur) che hanno causato la fuga di oltre 368mila rifugiati*  e più di 1 milione di sfollati interni. Allo stesso tempo in Sudan hanno trovato rifugio oltre 186mila rifugiati provenienti da Eritrea, Etiopia, Chad.


* "Global Trends 2009", il rapporto statistico annuale dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) pubblicato nel giugno 2010.


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