I cattolici si mobilitano per i giovani e il lavoro, contro precarietà e disoccupazione. Domani, martedì 10 maggio, le veglie di preghiera in tutta Italia promosse dalle Acli, la Cisl e il Movimento cristiano dei lavoratori (Mcl), in raccordo con gli uffici diocesani della Pastorale sociale e del lavoro.

Momenti di preghiera e di riflessione si terranno contemporaneamente in più città italiane, da Nord a Sud: Asti, Milano, Trento, Padova e Pordenone. Genova e La Spezia. Bologna, Piacenza, Pesaro e L'Aquila. Terni e Viterbo. Firenze, Prato e Lucca. Potenza, Cosenza e Sassari. Napoli, Salerno e Avellino. Le province della Puglia e della Sicilia. A Roma, nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, saranno presenti tra gli altri (dopo le 19.15) il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, e il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.

«L'iniziativa - spiega il presidente delle Acli - vuole essere innanzitutto un momento di speranza e di assunzione di responsabilità. Sulla scia della beatificazione di Giovanni Paolo II, vogliamo far risuonare anche per il mondo del lavoro, in particolare per i giovani, il suo invito a ?non avere paura'. Gli elementi di negatività sono gravi ed evidenti - la disoccupazione, la precarietà - ma noi siamo convinti che è possibile uscire da questa crisi e farlo tutti insieme». 

«Da questo punto di vista - continua Andrea Olivero - la giornata di domani rappresenta un assunzione di responsabilità da parte delle organizzazioni sociali e dell'intera comunità cristiana. E' necessario modificare le strutture che generano questa inaccettabile spaccatura generazionale.  E' possibile e doveroso offrire proposte praticabili di cambiamento che vadano oltre lo sconforto, la rassegnazione e la generica contestazione. La comunità ecclesiale deve sentirsi parte di questa sfida e tocca a noi, insieme a tutti gli amici dei diversi movimenti, associazioni e aggregazioni del mondo laicale che vorranno far loro questo progetto, indicare una strada percorribile».

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