Si è insediato ieri l'Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile, attivo presso il Dipartimento per le Pari opportunità che dimostra, secondo il Ministro, "come mai prima d'ora le istituzioni sono unite nell'impegno contro ogni forma di violenza sui minori. Ciascuno per la sua parte, Stato, operatori del settore, societa' civile collaborano per far emergere quel sommerso di abusi che ancora resiste e che, nel giro di qualche anno, riusciremo a cancellare".
Fanno parte dell'organismo forze dell'ordine, esperti e associazioni attive nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno. All'ordine del giorno dell'incontro la creazione di una Banca dati dell'Osservatorio da realizzare in collaborazione con i ministeri della Giustizia, dell'Interno e per la Pubblica Amministrazione, azioni per il recupero psichico e fisico dei bambini e per l'assistenza alle loro famiglie. Nel corso della riunione il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, ha commentato: oggi, 3° Giornata Nazionale contro la pornografia e la pedopornografia, la riunione di insediamento dell'Osservatorio per il contrasto alla pornografia e la pedopornografia è davvero molto importante. Questa tema va affrontato con un approccio "multiagency", un lavoro sinergico tra diverse figure professionali, operatori adeguatamente formati e competenti, ma anche le Istituzioni e il Governo, e infine con l'impegno attivo e costante di tutta la società. Non vi sono contesti o realtà che possano dichiararsi immuni da questo fenomeno, così come non si può pensare di contrastarlo operando su un unico fronte: è invece necessaria un'azione congiunta a tutti i livelli e con il coinvolgimento di tutti gli attori sociali, nessuno escluso - prosegue Caffo - il Governo e le Istituzioni, a maggior ragione, devono dare un impulso concreto alla creazione degli strumenti necessari al monitoraggio, alla cura e alla prevenzione della pedofilia".
"La creazione di una cultura di prevenzione - prosegue Caffo - deve costituire l'obiettivo primario nella lotta alla pedofilia. Il percoso del 114 nasce proprio dall'ascolto dell'infanzia e delle sue esigenze, le vittime devono essere aiutate a parlare, superando timore e vergogna, genitori e insegnanti formati a riconoscere correttamente i fattori di rischio e i primi segnali di un disagio. Per fare questo, Telefono Azzurro si impegna quotidianamente: con le linee d'ascolto, nelle scuole e anche sulla rete, con strumenti come la chat che consentono di intercettare e prevenire situazioni di disagio o pericolo. Per un'azione di reale contrasto di un fenomeno così complesso come la pedofilia, una giornata non è abbastanza - conclude Caffo - occorre un'assunzione di responsabilità ampia e condivisa e risposte concrete da tutti.