«Se vuole dar prova delle sue rette intenzioni, il Governo convochi immediatamente il Comitatoreferendario per illustrare e discutere la propria decisione in merito all'istituzione di un'autorità per l'acqua».  Lo chiedono le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani commentando l'annuncio dei ministri dell'Economia, Giulio Tremonti, e dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, della costituzione di un'autorità di vigilanza e regolazione sull'acqua.

«Su questo tema è stato indetto un referendum», spiegano le Acli, che del Comitato fanno parte. «Il Governo non può far finta di ignorarlo.

Milioni di cittadini si sono mobilitati, hanno speso il loro tempo, le loro energie, la loro passione civile. La partecipazione è un valore fondamentale della democrazia, che va rispettato e incoraggiato, mai ignorato o peggio deriso. Il Comitato referendario è un soggetto con cui la politica responsabile deve comunque fare i conti, se non vuole aumentare la distanza dei cittadini dal Palazzo o favorire il sospetto, come per il nucleare, che anche questo sia un escamotage per scoraggiare o delegittimare il voto popolare. Se non arriva la convocazione del comitato, il sospetto diventerà una certezza».

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