La storia di Giammarco Mereu, vittima di un incidente sul lavoro nel novembre del 2006 diventa simbolo di una lotta comune attraverso la piéce teatrale "Giorni rubati" della compagnia Rossolevante. Lo spettacolo sarà in scena da lunedì 9 maggio al teatro Palladium di Roma. Il progetto è sostenuto dall'assessorato alle Politiche culturali e dalla presidenza del Consiglio della provincia di Roma, dall'Inail, l'Anmil e i sindacati dell'edilizia in collaborazione con il Teatro di Roma
ROMA - "Era uno di quegli autunni caldi che fanno fatica a lasciare strada all'inverno. Era martedì e già pensavo a quello che avrei fatto la domenica. Quella domenica non è mai arrivata e non arriverà più". Comincia così la storia di Giammarco Mereu, vittima di un incidente sul lavoro nel novembre del 2006: schiacciato da un cancello di 600 chili è costretto a vivere da quella data su una sedia a rotelle. Una vicenda personale terribile, purtroppo simile a quella di tanti altri infortunati, che è diventata il simbolo di una lotta comune attraverso la piéce teatrale "Giorni rubati" della compagnia Rossolevante. Lo spettacolo sarà in scena lunedì 9 maggio al teatro Palladium di Roma e il giorno seguente al teatro di Tor Bella Monaca, per proseguire il tour mercoledì 11 all'università Roma Tre, giovedì 12 al teatro della Dodicesima e sabato 14 al centro culturale Affabulazione di Ostia. Il progetto sostenuto dall'assessorato alle Politiche culturali e dalla presidenza del Consiglio della provincia di Roma, dall'Inail, l'Anmil e i sindacati dell'edilizia (Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil) in collaborazione con il Teatro di Roma.
"La notte successiva all'operazione ho sentito il bisogno di scrivere quello che avevo dentro, le mie riflessioni. Nei giorni successivi le ho mandate a Juri, il regista dello spettacolo, e questa è stata la mia fortuna, perché ho trovato chi è riuscito a veicolare nel modo giusto la mia rabbi- racconta Mereu, che dello spettacolo è anche protagonista -.Non nego che dopo l'incidente ho pensato spesso al suicidio, ma poi ho trovato la forza di ricominciare, di ripartire. Dobbiamo sempre ricordarci che diversamente abili, vuole dire avere abilità differenti ma non significa certo essere inferiori". Obiettivo dello spettacolo è portare alla luce i pericoli sul lavoro ma anche le possibilità di riscatto e reinserimento sociale. "L'Inail anche attraverso queste iniziate cerca di promuovere la cultura della sicurezza. Ci siamo resi conto infatti della banalità degli eventi infortunistici. Un numero alto di morti bianche avviene per distrazione o perché si compiono gesti inconsulti. Dobbiamo far capire, invece, che nessuno è esente da rischi- sottolinea il direttore dell'Inail Lazio Antonio Napolitano. Sulla stessa scia anche Franco Bettoni, presidente nazionale dell'Anmil che ha sottolineato il valore dell'iniziativa per diffondere i principi di una sana prevenzione nei luoghi di lavoro e non solo.
Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti anche i rappresentanti sindacali. "Un paese può dirsi realmente civile quando il lavoro diventa di qualità per l'attenzione che dedica alla vita dei lavoratori - aggiunge Antonio Correale della Feneal Uil -. La sicurezza è realmente garantita quando vengono applicate le norme". Su questo punto si sono detti d'accordo anche gli altri due rappresentanti della Filca Cisl e Fillea Cgil. Infine Cecilia D'Elia, assessore provinciale alla Cultura ha sottolineato che la sua adesione all'iniziativa " non è soltanto formale". "Dietro questo spettacolo c'è un lavoro particolarissimo - aggiunge - quello di portare all'attenzione degli spettatori un problema così importante attraverso il linguaggio delle emozioni". In occasione della prima teatrale dello spettacolo nel foyer del teatro Palladium verranno proiettati i cortometraggi del progetto "Storie di cantiere" della facoltà di Architettura dell'università Roma Tre e verrà allestita una selezione degli scatti della mostra "NO! Contro il dramma degli incidenti sul lavoro" realizzata per l'Anmil da Riccardo Venturi in collaborazione con l'Inail. (ec)