PALERMO - La fascia tricolore per un giorno e il riconoscimento "ufficiale" del suo impegno a favore dei suo compagni disabili più gravi. E' quanto ha ricevuto in occasione del suo 28esimo compleanno, Manuele Garofalo, un volontario disabile, dal sindaco Gaetano Di Chiara del Comune di Villabate. Il sindaco del comune siciliano ha consegnato al ragazzo una pergamena di riconoscimento per l'impegno, l'amore e l'aiuto mostrato nei confronti dei compagni più deboli ai quali si dedica da 10 anni presso l'associazione Avofid di Villabate. La cerimonia si è svolta domenica scorsa nel comune a pochi chilometri da Palermo, presso la sede operativa dell'associazione volontari famiglie italiane disabili. Il sindaco ha tenuto a fare indossare al giovane la fascia tricolore proprio "per trasmettere l'importanza dei gesti di solidarietà - riferisce Rossella Proietti, presidente dell'Avofid - che ogni singolo cittadino dovrebbe mostrare durante il proprio percorso di vita".
Manuele è un ragazzo rimasto cerebroleso a causa di una asfissia neonatale. Nonostante la gravità della sua condizione, diagnostica dai medici che lo hanno seguito fin dalla nascita, il giovane, grazie anche all'impegno e all'interessamento della sua famiglia, è riuscito lo stesso a dedicarsi pienamente agli altri, aiutando soprattutto i compagni disabili più gravi per imitazione degli operatori del centro dove è assistito da 10 anni. "Tutte le potenzialità di una persona disabile possono essere davvero scoperte e valorizzate - dice Rossella Proietti - soltanto se si crea quella giusta sinergia tra il compito educativo della famiglia e quello, in questo caso, degli operatori di un centro dedicato alle gravi disabilità. Manuele ha mostrato la voglia di vivere e di diventare ?quel qualcuno' che il destino non gli ha permesso di essere - aggiunge ancora Rossella Proietti -. I risultati raggiunti, sono l'esito di anni di attività laboratoriali centrate sullo sviluppo dell'autonomia operate all'interno del centro Avofid". Un risultato, spiegano gli operatori, "di un lungo lavoro ma anche di un notevole impegno educativo della sua famiglia che da sempre lo ha proiettato verso la dimensione del prossimo - continua la presidente dell'Avofid - facendo crescere in Manuele la sensibilità e la giusta motivazione di dedicarsi con spirito di servizio ai suoi compagni disabili più gravi". (set)