È un Karol Wojtyla ?giovane' e benedicente, le braccia sollevate al cielo, quello raffigurato nella
statua inaugurata dalle Acli a Betlemme, nel cortile della Casa della Pace, il giorno della beatificazione di Giovanni Paolo II.
Sul piedistallo della scultura di marmo,
alta 3 metri e realizzata da un artigiano palestinese (Raed Zrene), la scritta in arabo e in italiano: "
Non abbiate paura", la frase con cui il Papa si presentò al mondo nel 1978, all'inizio del suo pontificato.
La "Casa della pace", a Betlemme, ospita il
Centro di formazione professionale realizzato dalla Fondazione Giovanni Paolo II con le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani. Domenica 1 maggio gli
studenti della scuola, la comunità cristiana, i lavoratori palestinesi hanno festeggiato insieme la beatificazione di Papa Wojtyla e la Festa dei lavoratori, seguendo in diretta le celebrazioni da Piazza San Pietro.
Quando Papa Benedetto XVI, da Roma, ha proclamato "beato" il suo predecessore, è stato il
primo ministro dell'Autorità palestinese, Salam Fayad, ha "scoprire" la statua nel cortile. Accompagnato dal nunzio apostolico per Gerusalemme, mons. Antonio Franco, e dal tesoriere della Custodia di Terra Santa, vicepresidente della Fondazione Giovanni Paolo II, padre Ibrahim Faltas.
«Ogni nostra azione - ha detto intervenendo il presidente nazionale delle Acli,
Andrea Olivero - anche piccola, ma significativa, può contribuire alla
costruzione della pace. In questo luogo santo, ogni nostro sforzo sta a significare l'impegno affinché si affermi il dialogo tra i popoli e in special modo
tra il popolo di Israele e di Palestina. Alla memoria carissima di Giovanni Paolo II, Papa lui stesso lavoratore, amico dei lavoratori e instancabile uomo di dialogo, affidiamo queste intenzioni e quest'opera».