MILANO - Sono stati 190 i detenuti con disagio psichico che, negli ultimi due anni, sono stati accompagnati dagli operatori del servizio "Sulla soglia" attivo all'interno delle carceri milanesi di Opera, Bollate e San Vittore. L'11% dei pazienti soffriva di schizofrenia e altri disturbi psicotici, il 19% di un disturbo della personalità, il 13% di disturbi dell'umore. "Nel 42% dei casi abbiamo poi riscontrato una situazione di fragilità -spiega Simona Silvestro, della cooperativa "Accoglienza e integrazione" che gestisce il servizio-. Situazioni senza una diagnosi conclamata, ma che necessitano di una transizione tra il carcere e il mondo esterno". I risultati del progetto vengono presentati oggi, mercoledì 27 aprile, nell'ambito del convegno "Sulla soglia: salute mentale tra carcere e territorio" che si svolgerà presso l'acquario civico di Milano.
Più della metà dei detenuti presi in carico (116) erano reclusi all'interno di San Vittore, 47 nella casa di reclusione di Opera, 26 a Bollate e tre erano in carico all'Ufficio esecuzione penale esterna. Il servizio "Sulla soglia" è attivo dal 2005 e ha come obiettivo quello di sostenere i detenuti con disagio psichico prossimi alla dimissione e aiutarli nel reinserimento (anche lavorativo) nel tessuto sociale d'origine. "Il disagio psichico in carcere è un fenomeno in crescita -spiega Simona Silvestro-. San Vittore, in modo particolare, si è connotato come centro clinico specializzato per i disturbi psichiatrici. Qui arrivano detenuti da tutta la Lombardia e la percentuale di persone con disagio psichico è molto elevata". All'interno del penitenziario di piazza Filangeri, dal 2008, un centro diurno riabilitativo.
Difficile però sapere quanto il carcere incide sulla salute mentale delle persone. "Sicuramente le condizioni di vita nei penitenziari mettono alla prova le difese psichiche degli individui e possono favorire lo sviluppo di una patologia psichiatrica", commenta Simona Silvestro. Mancano però i dati e studi approfonditi che permettano di capire quanto il carcere influisce sull'insorgere o l'aggravarsi di una patologia psichiatrica. (is)