«L'immagine che l'Europa sta offrendo in queste ore al mondo, ma soprattutto ai suoi cittadini, tradisce purtroppo le sue radici e mortifica le sue ambizioni. Confidiamo in
un sussulto di dignità che ridia speranza a quanti come noi, da sempre e appassionatamente, credono nel progetto europeo».
È il commento del presidente nazionale delle Acli,
Andrea Olivero, alla decisione degli Paesi europei di respingere la proposta italiana di protezione temporanea per i profughi dai paesi del Nord Africa. Una decisione che «contraddice i principi di quell'Europa solidale che traggono ispirazione dalle sue indelebili radici cristiane e dalle nobili motivazioni dei padri fondatori.
E' la solidarietà il valore costitutivo del nostro stare insieme. L'Europa non può tradire le aspettative dei suoi cittadini».
«Certo - aggiunge Olivero -
il Governo ha le sue responsabilità quanto al mancato credito internazionale. In qualche modo, gli Stati europei sembrano applicare nei nostri confronti quella durezza che il nostro Paese ha invocato fino a ieri, proprio nelle sedi europee, contro la presunta ?invasione' dei clandestini.
Ma questo non assolve l'Europa dalle sue colpe. Le richieste del governo italiano oggi sono più che legittime. Noi stessi abbiamo chiesto l'applicazione della direttiva 55 e un'assunzione comune di responsabilità di fronte alle tragedie del mare. Come avevamo purtroppo previsto, si trovano più ?volenterosi' a bombardare che non a farsi carico del destino dei profughi».