Santarsiero, delegato ANCI al Mezzogiorno: "L'Europa ha bisogno delle aree urbane per il suo sviluppo. Nella prossima Commissione Coter proporrò un documento per la definizione di uno specifico parere da sottoporre al Comitato delle Regioni".
Approvato nella sessione plenaria del Comitato delle Regioni svoltasi ieri e oggi a Bruxelles un importante documento su "Il contributo della politica di coesione alla strategia europea 2020", documento che potrà essere consultabile sul sito del Comune di Potenza nella relativa sezione. Il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, membro del Comitato delle Regioni, intervenendo in premessa, ha dichiarato che "si tratta di un importante documento che conferma il ruolo centrale delle politiche di coesione in Europa quale strumento per ridurre le disparità, promuovere lo sviluppo, rafforzare la omogeneità economica, sociale e territoriale dell'Unione.
Il documento -ha continuato Santarsiero- conferma altresì che se c'è fortemente bisogno di politiche di coesione c'è anche fortemente bisogno di cambiarle per garantirne l'efficacia. In tale contesto mi preme sottolineare che lo stesso Barroso, nostro ospite qualche mese fa, ha sottolineato, il ruolo centrale delle città nei processi di sviluppo locale nonché per cogliere gli obiettivi di Europa 2020 di crescita intelligente, sostenibile, inclusiva.
L'Europa ha bisogno di aree urbane, piccole e medie, e di aree metropolitane ben attrezzate; sono questi i poli dove si concentrano investimenti orientati al futuro nonché competenze e conoscenze a tutti i livelli. Questo ruolo, - ha aggiunto Santarsiero- pur richiamato nel documento di Delebarre, non emerge ancora nella maniera dovuta, sarà necessario perciò aprire un grande dibattito ed una grande riflessione sulle aree urbane per il futuro stesso dell'Europa, che storicamente prima ancora di essere Europa delle Regioni è stata Europa dei Comuni.
Pertanto già nella prossima Commissione Coter proporrò un documento per la definizione di uno specifico parere da sottoporre all'intero Comitato delle Regioni." Le politiche di coesione nel bilancio europeo favoriscono investimenti per oltre 300 miliardi di euro l'anno per la convergenza dei territori.Il Comitato delle Regioni ha approvato altresì un documento sulla "Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale". Si tratta -ha detto Santarsiero- di un atto molto importante considerato che la povertà e l'esclusione sociale devono rappresentare i riferimenti primari per ogni progetto di crescita inclusiva dei territori. Esso plaude all'impegno dell'Unione Europea di sottrarre al rischio di povertà ed esclusione sociale almeno 20 milioni di europei entro il 2020.
Inoltre ribadisce "l'invito a inserire gli obiettivi in materia di povertà ed esclusione sociale nel più ampio contesto di un nuovo modello socio economico basato sull'obiettivo fondamentale di garantire una elevata qualità della vita ed un alto livello di benessere per tutti i cittadini dell'UE."
Con tale documento Il Comitato delle Regioni chiede alla Commissione ed agli Stati membri, di riconoscere maggiormente che la povertà è un problema di tutti ed una sfida per la società nel suo complesso.
Il documento sottolinea ancora le ricadute negative della povertà e dell'esclusione sociale, compresi gli effetti sulla salute fisica e mentale dei singoli, la solidarietà all'interno della società, la mancanza di fiducia, il disimpegno e la violenza fino alla possibilità di tensioni sociali.
Torna ad avvertire sul rischio che gli effetti della crisi creino una generazione perduta, rischio evidenziato dalla disoccupazione giovanile, arrivata al 21% nel 2010, seppur molto differenziata tra gli Stati membri ed al loro interno. Si sottolinea anche la necessità di un approccio più completo alla povertà infantile. Si chiedono azioni urgenti per affrontare le conseguenze dell'elevato livello di indebitamento personale, attraverso forme di finanziamento di micro crediti, evitando modalità di lucro per chi presta denaro.
Si invita la Commissione a formulare una ambiziosa agenda europea di edilizia residenziale e sociale che rafforzi il suo ruolo nelle politiche di inclusione e vengano sostenute le iniziative che mirano ad incoraggiare le imprese ad assumere lavoratori appartenenti a categorie svantaggiate ed a tenere meglio conto delle considerazioni sociali negli appalti pubblici. (com/gp)