Roma, 1 aprile 2011 - Secondo l'organizzazionemedico-umanitaria indipendente  Medici Senza Frontiere (MSF) le condizioniigieniche e sanitarie di accoglienza per i migranti che arrivano a Lampedusasono inaccettabili. Deve essere garantita un'assistenza adeguata.

A oggi, nel porto di Lampedusa, per circa3.000 migranti sono in funzione 16 bagni chimici, due cisterne d'acquamentre le autorità forniscono 1.5 litri di acqua potabile al giorno perpersona. Queste condizioni sono bel al di sotto degli standard umanitari,che prevedono 20 litri di acqua al giorno per persona e una bagno ogniventi individui.

"E' difficile credere che siamo inItalia, in un Paese del G8 ! Le condizioni di vita sull'isola sono peggioridi quelle che troviamo nei campi rifugiati in cui MSF lavora nel mondo",dichiara Kostas Moschochoritis, Direttore Generale di MSF Italia.

Dal 14 febbraio, un team di MSF è presentea Lampedusa e fornisce, in collaborazione con le autorità sanitarie locali,assistenza medica ai migranti e ai richiedenti asilo che sbarcano sull'isola.Il team di MSF effettua il triage medico agli sbarchi, attività di clinicamobile nei punti di raccolta dei migranti e distribuzioni di beni di primanecessità. Dopo le sollevazioni popolari e gli scontri che hanno attraversatoil mondo arabo, più di 18.000 persone sono arrivate a Lampedusa.

In queste ore il Governo italiano sta procedendoal trasferimento, via nave, dei migranti da Lampedusa verso centri di identificazionee altre strutture in Puglia, Sicilia e in altre località italiane. MSFè preoccupata delle condizioni igieniche sull'isola e nei vari centriche potrebbero trovarsi in una situazione analoga di sovraffollamento.
«Le cattive condizioni igieniche potrebberofacilitare l'insorgere di malattie infettive. Bisogna assicurare condizionidi accoglienza e accesso a cure mediche adeguate nei centri dove i migrantisaranno trasferiti», afferma la DottoressaBarbara Maccagno,responsabile medico dei progetti di MSF in Italia.

« La maggioranza delle persone fin'oraarrivate provengono dalla Tunisia, ma abbiamo assistito a sbarchi dipersone che erano partite dalla Libia e che venivano dalla Somalia, dalSudan, dall'Eritrea, dalla Nigeria, dal Gambia. Siamo particolarmentepreoccupati per queste persone che arrivano dalla Libia e che hanno dovutoaffrontare una traversata più lunga, logorante e pericolosa», proseguela Dottoressa Maccagno.

Nei prossimi giorni, MSF distribuirà,per la seconda volta, 2.500 kit igienici (sapone, coperte, asciugamani,spazzolini, dentrifrici) ai migranti che vivono all'addiaccio nel portodi Lampedusa.

"Senza un concreto adeguamento dellestrutture igienico-sanitarie, le nostre azioni sono una goccia nell'oceano.Le condizioni di accoglienza sono intollerabili per la salute dellepersone e per la dignità umana», dichiara Kostas Moschochoritis.

MSF a Lampedusa.

Attualmente, l'équipe di MSF è compostada 6 operatori: un medico, un infermiere, 3 logisti e un mediatore culturale.
Le attività di MSF sono finanziate attraversodonazioni private e l'organizzazione non riceve alcun finanziamento dalGoverno italiano.
MSF ha già lavorato a Lampedusa dal 2002al 2009 con una clinica mobile composta da un medico, un'infermiera eun mediatore culturale. L'équipe era attiva 24 ore su 24 in caso di arrividi immigrati. La clinica mobile era presente nel porto di Lampedusa edera attrezzata con tutti i materiali medici necessari per fornire la primaassistenza sanitaria e per effettuare il primo screening degli immigratiche presentavano problemi di salute. MSF ha fornito assistenza medica a5mila immigrati.

Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitariaindipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel perla Pace. Dal 1971 opera in oltre 60 paesi, portando assistenza alle vittimedi guerre, catastrofi ed epidemie.
www.medicisenzafrontiere.it

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