Una delegazione di Amnesty International presente sull'isola di Lampedusa ha affermato che migliaia di persone, molte delle quali hanno lasciato il Nord Africa a seguito delle recenti rivolte, sono lasciate in condizioni "agghiaccianti". Questa è la valutazione fatta dalla delegazione dell'organizzazione per i diritti umani, mentre il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si impegnava a "liberare Lampedusa in 48-60 ore".
A Lampedusa si trovano attualmente circa 6000 cittadini stranieri, per la maggior parte provenienti dalla Tunisia.
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Il governo italiano deve immediatamente affrontare questa crisi umanitaria, che è stata causata dal non aver predisposto in modo ordinato e tempestivo i trasferimenti da Lampedusa verso altre strutture in Italia" - ha dichiarato Anneliese Baldaccini, componente della delegazione di Amnesty International inviata sull'isola.
Circa 22.000 persone sono arrivate a Lampedusa nelle ultime settimane e molte sono state già trasferite altrove in Italia.
A molte delle persone che si trovano a Lampedusa, come verificato dalla delegazione di Amnesty International, non è stata fornita l'assistenza umanitaria di base, come un riparo, cure mediche, stuoie, coperte e accesso a servizi igienico - sanitari. Migliaia continuano a dormire all'aperto.
Il sistema di esame individuale per accertare potenziali bisogni di protezione è al collasso.
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I bisogni individuali di tutte le persone che raggiungono l'Italia devono essere esaminati in modo adeguato. A queste persone dev'essere garantito l'accesso a procedure effettive ed eque di asilo, ciò che non risulta al momento possibile a Lampedusa a causa della situazione caotica" - ha affermato Baldaccini.
Inoltre, le autorità italiane non dovrebbero presumere che le persone che arrivano a Lampedusa siano necessariamente migranti economici.
Le autorità italiane hanno annunciato l'imminente trasferimento, altrove in Italia, di tutti i cittadini stranieri rimasti a Lampedusa. Amnesty International le ha sollecitate a chiarire dove queste persone saranno trasferite e quale status giuridico avranno le strutture che si prevede le ospiteranno.
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Le autorità italiane devono tener fede ai loro obblighi internazionali sui diritti umani. Ciò significa venire incontro agli immediati bisogni di queste persone e desistere da espulsioni collettive o rimpatri sommari" - ha concluso Baldaccini.