Volontari di Legambiente si sono recati ieri a Lampedusa per fornire, insieme al circolo locale dell'associazione, assistenza umanitaria agli immigrati sbarcati sull'isola e dare manforte alla task force di aiuti che sta fronteggiando la drammatica emergenza immigrati.
" Come è nostra consuetudine - ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente - non ci tiriamo indietro di fronte alle emergenze e vogliamo fare la nostra parte per aiutare gli immigrati e gli abitanti di Lampedusa, abbandonati dal Governo e costretti a fronteggiare da soli uno scenario infernale. Lampedusa, un'isola accogliente alla quale Legambiente è legata da tempo, in quanto gestore della riserva naturale della Spiaggia dei Conigli, è diventata oggi una sorta di carcere a cielo aperto. Il modo vergognoso con il quale il Governo ha gestito finora l'emergenza l'ha messa in ginocchio: il numero degli immigrati, circa 7000 con gli arrivi di oggi, ha superato quello degli abitanti dell'isola, il Centro di Accoglienza è sovraffollato oltre ogni limite e attualmente la maggior parte degli stranieri è ammassata sulla banchina di Cavallo Bianco senza ricovero, cibo, servizi igienici, coperte. Hanno bisogno di tutto e la situazione peggiora di ora in ora. Per questo ci uniamo alle organizzazioni umanitarie, alla parrocchia e ai cittadini volenterosi che si stanno adoperando per rendere umana la condizione delle persone sbarcate sull'isola, fino a quando il Governo non troverà finalmente una soluzione".