VICENZA - Altro che mercato di nicchia: il turismo accessibile ha un bacino di utenza di oltre 140 milioni di persone, per un introito di 89 miliardi di euro. A sfatare l'errato pregiudizio che l'accessibilità sia un'esigenza di pochi ci ha pensato Angelika Laburda dell'European network for accessible tourism (Enat), nel corso del meeting europeo ospitato a Gitando.all a Vicenza. "Il mercato potenziale del turismo accessibile interessa secondo i nostri calcoli 89 milioni di persone disabili - ha spiegato la referente di Enat -. tutte queste persone non vorrebbero viaggiare da sole, ma con amici e parenti. Per cui il dato va moltiplicato almeno di una volta e mezza: così arriviamo a 127,5 milioni di persone, cioè il 27% della popolazione europea". E questo senza includere le persone in condizioni di disabilità temporanea o i genitori che viaggiano con le carrozzine dei bimbi e che possono avere lo stesso bisogno di accessibilità: "Sommando tutto si arriva a calcolare 133 milioni di turisti, per un introito economico di 89 miliardi di euro. Non si può dire che si tratti di un prodotto di nicchia".

L'Italia su questo versante sembra promettere bene: secondo le rilevazioni di Ttg Italia, che monitora la percezione degli operatori stranieri riguardo al turismo italiano, il 77% dei buyers considera il paese accessibile. Ci sono però quattro punti di criticità forte: stazioni ferroviarie, mezzi di trasporto, sistemazioni alberghiere e ristoranti. "Sono carenze che devono essere colmate presto - avvisa Paola Tournour-Viron - se vogliamo tenere il passo con i nostri diretti e più pericolosi competitor, che sono Francia, Germania e Regno Unito". All'Italia è chiesta maggiore formazione professionale, a partire dagli istituti per il turismo e alberghieri, e una maggiore attenzione verso i problemi delle intolleranze alimentari: "Basta poco per rispondere alle esigenze di persone con celiachia, per fare un esempio". Infine, dall'estero arriva all'Italia la richiesta di migliore preparazione degli addetti al settore delle aree montane. (gig)

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni