Volontari al lavoro per la salute del mare. È cominciato oggi il lungo fine settimana dedicato alla cura dei fondali e delle coste, organizzato da Legambiente in collaborazione con Corepla, Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica e Cial, Consorzio Imballaggi in Alluminio.
Spiagge e Fondali puliti, alla sua diciassettesima edizione, porta anche quest'anno in oltre 200 località della penisola migliaia di volontari armati di sacchi, guanti e rastrelli su spiagge arenili, fondali ma anche argini di fiumi e laghi per una grande opera di pulizia dai rifiuti. Contemporaneamente i subacquei di Legambiente danno la caccia ai rifiuti sott'acqua, liberando i fondali marini da tutto ciò che non vi appartiene. Come ogni anno Legambiente scatterà poi una fotografia della situazione delle acque e delle coste italiane con i monitoraggi di Goletta Verde che ripartirà per l'edizione 2006 alla fine di giugno.
La tre giorni di pulizia è anche l'occasione per sensibilizzare e informare i cittadini sui temi della salvaguardia degli ecosistemi e proporre, in particolare, una riflessione sulla necessità di uno scambio d'informazioni più proficuo tra le amministrazioni pubbliche e gli abitanti sul peso che i nostri gesti quotidiani hanno sull'ambiente e sulle possibilità di smaltimento dei rifiuti. «Con queste giornate di pulizia delle coste - ha dichiarato Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente, che parteciperà domani alle operazioni di Spiagge e fondali puliti in Calabria - oltre a dare un piccolo contributo concreto alla tutela del mare, vogliamo dimostrare che l'enorme quantità di rifiuti che approda sulle nostre coste potrebbe diminuire se la amministrazioni pubbliche realizzassero piani puntuali ed efficaci. Ma la sensibilità delle autorità non basta - aggiunge Della Seta - se non accompagnata e sorretta da quella di ciascuno di noi. Il punto di partenza per ogni azione seria è l'informazione».
Ecco perché, dal 1995, Legambiente esporta Spiagge e fondali puliti oltre i confini nazionali, coinvolgendo una larga fetta dei paesi del bacino mediterraneo nella campagna Clean Up the Med. Quest'anno hanno aderito all'iniziativa oltre 200 associazioni di 22 Paesi. I volontari libereranno contemporaneamente dai rifiuti circa 800 spiagge in nome della pace, della solidarietà e dell'ecologia in Algeria, Croazia, Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Italia, Giordania, Libano, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Malta, Mauritania, Marocco, Palestina, Portogallo, Slovenia, Serbia e Montenegro, Spagna, Siria, Tunisia, Turchia. Tra le iniziative di punta, il lancio a Cipro di Clean Up and Scoop the Med, grazie alla collaborazione di Info/Rac-Map, il Centro per l'Informazione e la Comunicazione del Programma Ambiente Mediterraneo delle Nazioni Unite (Unep/Map). Duplice l'obiettivo: pulire le spiagge ma anche monitorare lo stato delle coste del Mediterraneo attraverso una semplice fotografia. Tutti i cittadini del Mediterraneo sono invitati a fotografare il Mare Nostrum per contribuire alla creazione di una grande banca dati di immagini: un vero e proprio monitoraggio annuale sulla salute di 46.000 chilometri di costa.