AIDOS , Associazione italiana donne per lo sviluppo, lancia un appello alGoverno italiano, alle imprese che lavorano in Giappone e ai privati affinché dianoil proprio contributo alla ripresa del paese colpito da una catastrofe senzaprecedenti.

"Nonsi può pensare che il Giappone sia autosufficiente", dice Daniela Colombo, Presidentedi AIDOS. "Credere che il Giappone possa farcela da solo è un errore. Comel'Italia dopo il terremoto in Abruzzo ha ricevuto il sostegno e gli aiuti dellacomunità internazionale, anche l'Italia deve dare il proprio contributo allaricostruzione di questo paese."

AIDOSinvita a dare sostegno all'ONG giapponeseJOICFP, Organizzazione giapponese per la cooperazione internazionale nelsettore della pianificazione familiare, partner internazionale di AIDOS perl'attuazione del quinto punto degli Obiettivi del Millennio: ridurre lamortalità materna e infantile e migliorare la salute riproduttiva.


JOICFP,che di solito lavora nei paesi più poveri del mondo, hainfatti deciso di aiutare ragazze e donne in difficoltà nelle aree piùduramente colpite dal terremoto. L'organizzazionesi è attivata perdistribuire beni disoccorso, come pannolini per bambini, assorbenti, vestiti, sostenere i servizidi cura per madri e neonati, fornendo anche assistenza psicologica a chi stasoffrendo di gravi forme di stress post traumatico.

"La salute materna e i diritti riproduttivisono di solito ignorati nelle attività di emergenza", spiega Daniela Colombo,"per questo è importante che l'Italia si mobiliti per aiutare le donne e ibambini colpiti da questo disastro".


Perdare il proprio contributo a JOICFP AIDOS invita a seguire la proceduraindicata nel sito   http://www.joicfp.or.jp/eng/

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