Per sostenere la comunità nipponica comprate le azioni delle aziende giapponesi, è questo il modo migliore per aiutare l'economia e la ripresa dell'intero Paese.
Dopo la terribile scossa di terremoto e lo tsunami che ha devastato molte zone del nordest del Giappone causando migliaia di vittime, e provocando ingenti danni alle strutture, in molti si stanno interrogando su quale sia la forma migliore per dare un aiuto concreto alla popolazione.
Gli effetti del terremoto e del successivo tsunami stanno avendo pesanti ripercussioni sull'economia giapponese.
Nella giornata di lunedì la Borsa di Tokyo aveva ceduto più del 6%; oggi il crollo è stato ancora più pesante, con l'indice Nikkei che ha chiuso con un ribasso del 10,55%. Un negativo alquanto ingente che, tuttavia, avrebbe potuto anche essere peggiore: nel corso della seduta, infatti, il ribasso si era spinto fino a toccare -14%, causato ovviamente dai timori diffusi per l'aggravarsi della crisi nucleare.
Alcune delle più importanti fabbriche nazionali sono chiuse, la produzione viene ridotta e le comunicazioni rallentate.
Per far fronte a questa situazione di crisi non servono donazioni, serve una nuova forma di solidarietà che permetta all'economia del Paese di riprendere a crescere.
A tal proposito l'acquisto di azioni di aziende nipponiche può contribuire concretamente a ristabilire una situazione di normalità e produttività che permetta ai cittadini giapponesi di affrontare nel migliore dei modi questa tragedia.