Sono migliaia, oggi, i ragazzi in fuga. Scappano da casa, perché maltrattati e abusati. La maggior parte sono minori stranieri che scappano dagli istituti e dai centri d'accoglienza, perché spesso le strutture non sono adeguate a ricevere e sostenere questi ragazzi con forti disturbi e disagi sociali.
Scappando, bambini e ragazzi diventano vittime di sfruttamento minorile, lavorativo e sessuale, da parte della criminalità organizzata.

Nelle giornate del 9 e 10 marzo, la città di Budapest, attualmente alla presidenza dell'Unione Europea, alla presenza del Vice Primo Ministro ungherese, Navracsics Tibor, ha ospitato la conferenza "Missing from Care" di Missing Children Europe (MCE - Rete Europea per i Bambini Scomparsi e Sfruttati Sessualmente che coinvolge 24 organizzazioni non governative di 16 Paesi europei), cui appartiene TELEFONO AZZURRO, e che ha ospitato gli esperti a livello europeo in tema di bambini scomparsi. La conferenza si posizionava come diretto follow up del convegno "Bambini vulnerabili in fuga - una sfida europea", tenutosi a Bruxelles il 17-18 novembre 2010.

All'incontro ungherese, a cui hanno partecipato il Presidente di Missing Children Europe, Sir Francis Jacobs e per l'Italia il Presidente di Telefono Azzurro, il Prof. Ernesto Caffo, sono stati ribaditi e implementati i punti chiave già emersi nel corso dell'incontro a Bruxelles, allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica, la società civile e le istituzioni, sulla vulnerabilità dei bambini in fuga, e puntando sull'importanza della prevenzione, è stata definita inoltre una serie di linee guida comuni per gli Stati membri dell'Ue.

Dall'incontro di questi due giorni sono emerse alcune raccomandazioni fondamentali, in primis che i minori in fuga devono essere riconosciuti come categoria vulnerabile e da proteggere, in particolare attraverso l'uso di "sistemi di allarme minori". A tal proposito, lo scorso 8 marzo, a Roma, Telefono Azzurro ha firmato, a conclusione di un iter burocratico durato 4 anni, una Convenzione per la realizzazione di un sistema di "Allarme rapido" per la scomparsa dei minori. Questo sistema consentirà di gestire le emergenze relative alla scomparsa di minori, un dispositivo (child alert alarm) che è stato già adottato in Europa e in Nord America.

Nel corso della conferenza di Budapest, è emersa l'importanza del ruolo che gli Stati membri devono ricoprire in termini di sostegno dei minori in crisi e alle loro famiglie, e della prevenzione della fuga di ragazzi da situazioni divenute insostenibili. Per fare questo, è importante sensibilizzare genitori, insegnanti e operatori sul tema, aumentare la consapevolezza di bambini e ragazzi sui rischi legati alla fuga e informarli sulle soluzioni alternative ad essa.

Quello dei fuggitivi è un problema che riguarda tutti, per questo è opportuno far sì che non vengano ignorati i motivi che portano i bambini a scappare, né a banalizzare l'importanza del comportamento di chi fugge.La cooperazione tra gli Stati europei è il primo e fondamentale passo per risolvere un problema drammatico come questo: promuovere le strutture che consentano di attuare un sistema coerente di servizi e strumenti è il primo dovere di una vera rete europea.

Strumento fondamentale è il servizio della linea 116.000, che adeguatamente diffusa e promossa, interviene per rintracciare e salvare i minori che scappano. Per questo si rende necessario facilitare ulteriormente l'attuazione di questo numero, presente in Italia dal 2009 e gestito da Telefono Azzurro, in particolare prevedendo il finanziamento per il costo della gestione dei servizi, nonché per il coordinamento europeo della rete.

"Bisogna assolutamente e con urgenza migliorare la qualità dei centri di accoglienza e intervenire subito in aiuto del minore che scappa, che nella maggior parte dei casi ha tra i 14 e i 17 anni e ha alle spalle gravi situazioni di disagio", ha dichiarato il Prof. Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro. " Purtroppo i dati, ancora oggi, non sono assolutamente precisi in quanto sia i genitori che gli istituti non denunciano la fuga. La percezione di questo problema da parte della società civile e delle istituzioni è nata solo negli ultimi anni ma è ancora insufficiente".

I minori che si danno alla fuga diventano spesso vittime della criminalità organizzata che li sfrutta sessualmente. Telefono Azzurro ha presenziato il 9 marzo in Senato all'audizione relativa al Disegno di Legge che ratifica ed esegue la Convenzione di Lanzarote, la quale ha come obiettivo quello di elaborare nuovi strumenti vincolanti per gli Stati membri del Council of Europe al fine di contrastare lo sfruttamento e l'abuso sessuale sui minori.

"Telefono Azzurro", ha spiegato il Prof. Ernesto Caffo, "è uno fra i maggiori sostenitori a livello europeo e nazionale della firma della Convenzione di Lanzarote voluta dal mondo associativo europeo, allo scopo di ottenere una maggiore protezione ai minori vittime di sfruttamento sessuale. La nostra presenza all'audizione in Senato ha voluto sollecitare e velocizzare la firma per la ratifica della Convenzione da parte dell'Italia".

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