Cifa Onlus, organizzazione non governativa che da più di trent'anni tutela i diritti fondamentali dei bambini e degliadolescenti, è in procinto di aprire il progetto "La strada giusta" nella regione di San Pietroburgo, in Russia, afavore di ragazzi rimasti orfani e che, non avendo mai avuto la possibilità di essere accolti presso famiglie adottive,hanno trascorso l'intera infanzia presso istituti di accoglienza.

Con il compimento della maggiore età, che comporta la necessaria uscita dall'orfanotrofio, questi ragazzi si trovanoad affrontare un difficile ingresso nell'età adulta e nella vita esterna all'istituto, affacciandosi su un mondo che nonhanno avuto la possibilità di conoscere a differenza dei loro coetanei, privi di figure di riferimento e di una famiglia,con il rischio concreto di essere travolti dalla droga, dalla criminalità e dal traffico di esseri umani.

Implementando il progetto "La strada giusta", Cifa intende prevenire tali rischi adottando una metodologiainnovativa per accompagnare i minori verso l'uscita dagli istituti. Organizzando percorsi formativi e di avviamentoprofessionale a favore dei ragazzi e delle ragazze, di età compresa fra i 17 e i 18 anni, unitamente a seminari eworkshop che garantiscano la loro partecipazione attiva e trasmettano consigli e buone prassi per la vita quotidianaesterna all'istituto, il progetto intende offrire una chance in più per l'integrazione nella società.

Il progetto
L'obiettivo principale del progetto di Cifa è di trasformare i ragazzi in giovani adulti motivati e responsabili,indirizzati verso un'attività professionale che susciti il loro interesse, psicologicamente pronti ad affrontare la vitaquotidiana fuori dall'orfanotrofio.

Nel corso dei 12 mesi di durata del progetto, è prevista la creazione di gruppi di lavoro in cui gli stessi ragazzipossano svolgere un ruolo attivo nella pianificazione del proprio futuro, coordinati da un team leader e da unopsicologo. Il cuore dell'attività sarà costituito dalla formazione professionale, condotta sulla base delle scelteespresse dai ragazzi e strutturata con modalità alternative alle lezioni frontali: giochi di ruolo, lavori di gruppo edialogo con i formatori.
I ragazzi parteciperanno a laboratori volti ad accrescere l'autostima e a riconoscere leproprie potenzialità. Frequenteranno inoltre seminari di sensibilizzazione sul problema del traffico minorile, sullosfruttamento sessuale e sulle modalità di diffusione dell'HIV.

Ulteriore punta di eccellenza del progetto è la partecipazione dell'associazione "Do you know the right way?" aiseminari di formazione. L'associazione riunisce una serie di ragazzi, spesso poco più che maggiorenni, talvolta exospiti degli istituti o provenienti da famiglie problematiche, che sono transitati in prima persona attraversol'esperienza della droga o della vita di strada.
Il loro ruolo consiste nell'offrire una testimonianza del propriopercorso di vita ai ragazzi beneficiari del progetto, fornendo consigli per vivere nel rispetto delle regole e dellalegalità. Ci si aspetta che l'affinità tra beneficiari e membri dell'associazione, data dall'età e da un backgroundsocioculturale molto simile, faciliti il dialogo e consenta un reale scambio di opinioni.

Il progetto di Cifa è realizzato con la collaborazione della ONG russa Stellit, acronimo di "organizzazione regionaledi progetti sociali per il pubblico benessere", che annovera diversi anni di esperienza lavorativa con i bambini e iragazzi che vivono negli istituti. Olga Kolpakova e Marina Kutsak, rispettivamente Capo Dipartimento per iProgrammi di Prevenzione e Coordinatrice di progetto, sono entusiaste per il carattere innovativo de "La stradagiusta", e specialmente per il forte coinvolgimento dei ragazzi beneficiari. "Far sviluppare le capacità per affrontarela vita adulta non sarebbe possibile senza un grande impegno da parte del nostro staff e senza la partecipazioneattiva dei ragazzi. Che, in prima persona, contribuiscono a rendere i corsi di formazione e di autostima ancora piùefficaci". Ragazzi che non vengono considerati per i loro aspetti problematici, dunque, ma come vere e proprierisorse per la società, da far crescere in maniera adeguata all'interno di reti solide. "Vorremmo essere percepiticome degli amici, e non come tutori" spiegano Olga e Marina.

L'infanzia in orfanotrofio: alcune note
Si stima che nella Federazione Russa quasi 700.000 bambini vivano presso istituti di accoglienza: una cifraestremamente preoccupante, considerando che la Russia contava lo stesso numero di orfani negli anni successivialla Seconda Guerra Mondiale. La maggior parte di questi bambini sono stati abbandonati da ragazze madri allanascita o sono stati sottratti a famiglie allo sfascio dagli organi di tutela e curatela, con conseguente privazionedella patria potestà. Alcuni dei bambini che finiscono negli orfanotrofi russi (e che non sono reinseriti nelle famigliedi origine, se presenti) hanno la fortuna di trovare un nuovo papà e una nuova mamma, provenienti dalla lorostessa nazione oppure da un altro paese; quasi tutti, però, trascorrono gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza inistituto, avviandosi inevitabilmente verso l'età adulta senza figure genitoriali di supporto.

La legge russa prevede che questi ragazzi ricevano l'istruzione fino al compimento del diciottesimo anno di età; incerti casi ciò avviene all'interno delle strutture di accoglienza, ma molto spesso i ragazzi hanno la possibilità difrequentare scuole esterne, e conseguentemente di creare reti di contatti e coltivare amicizie con compagni diclasse. Molto spesso sono questi contatti che, in assenza di un intervento progettuale, mantengono i ragazzi"ancorati alla realtà" e indirizzati verso una vita onesta e meno problematica.

Cifa Onlus
CIFA Onlus è un'organizzazione non governativa nata nel 1980, impegnata a tutelare i diritti fondamentali deibambini del mondo, così come sancito dalla Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia, con gli strumenti dellacooperazione allo sviluppo, dell'adozione internazionale e della promozione dei diritti dell'infanzia edell'adolescenza.
Nel corso dell'anno 2010, sul campo delle adozioni internazionali, Cifa ha consentito a 105bambini della Federazione Russa di trovare un papà e una mamma in Italia.

Contatti:
Elena Volponi - Ufficio stampa e relazioni esterne - press@cifaong.it - Tel. 011 5063048Daniele De Florio - Comunicazione e redazione web - deflorio@cifaong.it - Tel. 011 5063048www.cifaong.itCifa è presente sui principali social network: Facebook, Twitter, Flickr, Youtube

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