Fino al 27 marzo è possibile contribuire all'iniziativa di LVIA e Nova Coop, la cooperativa di consumatori piemontese del sistema nazionale Coop, per portare acqua alle popolazioni del Meru, in Kenya, e migliorare così le critiche condizioni di vita delle donne legate al difficile accesso ad una fonte d'acqua.
Con il catalogo collezionamento 2010-2011, i soci Nova Coop potranno donare i punti accumulati con la spesa fino al 27 marzo, e destinarli entro il 17 aprile a sostegno dell'intervento della LVIA, volto a fornire acqua potabile ad oltre cinquemila persone nel paese africano. Nova coop contribuirà, a sua volta, raddoppiando il valore delle donazioni.Dal 13 al 22 gennaio, Valerio Soldani, Referente per le Attività di Solidarietà della Direzione Soci Consumatori si è recato in Kenya, con la LVIA, per visitare il progetto al quale questa iniziativa contribuisce: "Ho visitato la regione del Meru, ospite di LVIA che in quella regione realizza interventi idrici per portare l'acqua potabile alle popolazioni di quelle zone, segnate ancora da una situazione economica e sociale che evidenzia povertà e disagio.
I responsabili dell'associazione, Italo Rizzi e Enrico Gorfer, mi hanno accompagnato dove sono già stati fatti interventi per la realizzazione di acquedotti e sistemi di raccolta dell'acqua piovana. Parlando con le persone che adesso possono beneficiare dei risultati di questi interventi, in particolare le donne, ho avuto modo di verificare come è cambiata la qualità della vita di queste comunità. I benefici più evidenti sono la diminuzione della fatica e una situazione igienica migliore, e per chi ha un'attività di pastorizia, anche le condizioni del proprio bestiame sono migliorate, cosi come la loro resa. In questi incontri ho potuto constatare il radicamento profondo che lega la LVIA a quelle popolazioni, per i progetti che sono stati realizzati.
Gli interventi futuri, che potranno essere realizzati anche grazie ai contributi dei soci di Nova Coop, daranno la possibilità ad altre comunità, di migliorare il loro tenore di vita".Nutta Karithi è una donna incontrata a Kamuthune, un'area che si affaccia sulla savana, intenta a riempire una tanica in un punto di distribuzione dell'acquedotto del villaggio di Kanoo-mula. Nutta Karithi racconta: "Sono sposata, ho 2 figli e vivo qui a Kamuthune.
La mia attività principale è l'agricoltura, coltivare i campi di famiglia e inoltre bado ai vitelli e agli animali da latte. Coltivare il mais e il sorgo è molto impegnativo, un lavoro che faccio manualmente, e che si aggiunge alla cura della casa e della famiglia. Ora mi vedete qui al punto di distribuzione dell'acqua, che serve le famiglie dell'area e che è anche attrezzato l'abbeveraggio dei nostri animali da pascolo. Una costruzione davvero importante soprattutto in questa stagione così secca.
Grazie all'acquedotto, l'acqua è disponibile vicino alle nostre e questo è un gran sollievo. Prima, per anni, l'unica fonte permanente era la sorgente sulla montagna, assai distante da qui. La mattina all'alba, con le vicine salivamo alla fonte a riempire le taniche d'acqua e, dopo averle legate con due giri di fune sulla schiena, scendevamo a casa lungo il sentiero. Ci volevano oltre quattro ore per completare il viaggio.
Poi nel pomeriggio, dopo il lavoro nei campi, facevamo un secondo tragitto per riempire un'altra tanica da venti litri per il consumo della famiglia.Durante la gravidanza la strada diventava più pesante, ve lo potete immaginare. Anche quando ero più giovane, accompagnavo mia madre alla fonte".La testimonianza di Nutta esprime la riconoscenza delle donne di Kanoo-mula a LVIA e Nova Coop per il prolungamento dell'acquedotto che ha ridotto il carico di lavoro che per tanti anni è gravato sulle loro spalle. L'acqua è una delle incombenze delle donne, impegnate nel supportare l'economia familiare e, in senso più ampio, determinate a costruire il futuro della società africana. Basta ricordare che circa il 70% della produzione agricola e l'80% dei beni di consumo è realizzato dalle donne africane.
Questo breve racconto, vuole rendere merito all'impegno delle donne africane per migliorare la vita della famiglia e della collettività in Africa.