MSF considera trasporto via terra evia mare per inviare farmaci nell'ovest della Libia.

Libia, 8 marzo 2011 -  Le équipe diMedici Senza Frontiere (MSF) dal 24 febbraio - quando sono riuscite aentrare in Libia attraverso la frontiera con l'Egitto - hanno consegnatoalla farmacia centrale di Bengasi 22 tonnellate di materiale medico: farmaci,kit per le ustioni, materiale di sutura, fissatori esterni, fasciature. Medici di diverse località libiche hanno richiesto il supportodi MSF, ma l'accesso alle zone più ad ovest è ancora molto difficile.MSF sta considerando tutte le opzioni per trasportare altre medicine emateriali medici via terra e anche via mare.


Nel reparto di chirurgia dell'ospedaledi Ajdabiya, MSF è presente con un infermiere di sala operatoria che assistei medici della struttura, come da loro richiesto dopo che i nuovi scontria Ras La Nuf hanno provocato altri feriti. Contemporaneamente le équipedi MSF stanno portando materiali e stanno valutando la situazione in variestrutture mediche di Bengasi e in alcune località della Libia orientale.

A Bengasi, le strutture mediche hanno dovutofar fronte a più di 1800 feriti in solo cinque giorni di violenza a febbraio.Il 3 marzo, le équipe di MSF hanno visitato l'ospedale della città diAjdabiya, a 160 km da Bengasi, vicino a Brega, dove sono avvenuti gli scontri.Le équipe di MSF stanno cercando di entrare a Brega e in altre localitàdella Libia al centro degli scontri.

Dal 23 febbraio un'équipe di MSF èpresente al confine fra Tunisia e Libia ed è pronta a inviare materialemedico non appena si aprirà la frontiera. Circa 94mila persone neigiorni scorsi sono fuggite dalla Libia attraverso il confine con la Tunisia.Dal 3 marzo è diminuito il flusso di persone che attraversano la frontiera:da 8-14mila persone al giorno si è passati a una media di circa 2.500.

MSF ha avviato un programma di assistenzapsicologica, dal momento che molte persone sono state testimoni o hannosubito varie forme di violenza quando si trovavano in Libia e hanno grandeincertezza sul proprio futuro. Molti degli altri bisogni delle personefuggite sono al momento coperti. MSF sta monitorando l'evolversi dellasituazione ed è pronta a fornire assistenza medico-umanitaria al confine.A quanto vien riferito, i feriti non sono autorizzati a uscire dalla Libia,ci sono pochissimi casi di persone ferite che hanno potuto attraversarela frontiera con la Tunisia e le équipe mediche e le forniture di materialisono bloccate sul lato tunisino. MSF sta pertanto cercando in ogni mododi trasportare, in Libia, i materiali e le medicine richieste dai medicilocali.  

Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitariaindipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel perla Pace. Dal 1971 opera in oltre 60 paesi, portando assistenza alle vittimedi guerre, catastrofi ed epidemie.
www.medicisenzafrontiere.it

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