Lo ha annunciato il ministro dell'Interno Maroni al termine dell'incontro al Viminale con i rapppresentanti di Regioni, Province e Comuni. Le autonomie locali pronte a collaborare con uno sforzo comune.
Gli interventi saranno finanziati con un Fondo nazionale «Abbiamo deciso di istituire un tavolo tecnico per verificare sul territorio le strutture che possono essere utilizzate e come gestirle per fronteggiare l'impatto dell'emergenza che si profila nel Nord Africa».

E' il ministro dell'Interno Maroni ad annunciare l'intesa raggiunta al Viminale con regioni, province e comuni per approntare un piano di emergenza nazionale alla luce degli avvenimenti degli ultimi giorni.
Ringraziando per la disponibilità a cooperare da parte delle autonomie locali, Maroni ha specificato che gli interventi umanitari verranno finanziati attraverso un fondo nazionale e che c'è piena disponibilità del nostro Paese a fornire alle autorità tunisine tutto ciò che serve per superare questa fase emergenziale, come dimostrato anche dalle decisioni prese in mattinata dal Consiglio dei Ministri per l'invio di una missione italiana nel sud della Tunisia.

Soddisfazione è stata espressa anche da Vasco Errani, presidente della conferenza delle regioni e delle province autonome, che ha ribadito come tutte le regioni debbano fare la loro parte per dare accoglienza ai profughi che dovessero arrivare sulle nostre coste. Il presidente dell'Upi Castiglione ha annunciato che il progetto Mineo è già entrato nella fase esecutiva e che potrà essere utilizzato come centro per richiedenti asilo.

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