CAGLIARI - Trasformare in un testo didattico i compiti di una bambina con la sindrome di Down che, dopo le elementari e le scuole medie, è riuscita a diplomarsi all'Istituto alberghiero di Monserrato. Si intitola "Il quaderno di Eleonora" (Aipsa Edizioni), il libro scritto da Eleonora Serci (cagliaritana di 26 anni con la sindrome di Down) e realizzato grazie alla tenacia e alla determinazione della mamma, Annalisa Porru. Il volume è stato presentato a Cagliari. Quasi duecento pagine che racchiudono una vita di studio della bambina, affiancata di volta in volta da insegnanti di sostegno che l'hanno aiutata a completare gli studi con il diploma di "sala bar" e la qualifica di "ricevimento".

"L'idea di questo libro - spiega Annalisa Porru - è cresciuta in me osservando l'interesse che i quaderni di mia figlia suscitavano nei miei amici insegnati, nei tirocinanti e negli operatori che frequentano il centro down. Essi sostengono di trovarvi spunti interessanti, motivazioni nuove per il lavoro e per l'opportunità di una maggiore conoscenza della persona down rapportata all'esperienza scolastica". Il libro si divide in due parti: la prima, narrata dalla mamma, racconta la vita di tutti i giorni di Eleonora e descrive la sua famiglia, i luoghi in cui è cresciuta e l'ambiente scolastico. Nella seconda, il quaderno racchiude il percorso di studi della ragazzina dalla prima alla quinta elementare, in un arco temporale racchiuso dai sette ai tredici anni. E in un'epoca di tagli feroci al sostegno, il "Quaderno di Eleonora" racconta anche quanto sia fondamentale l'intervento di educatori formati e capaci per consentire agli alunni in difficoltà di conseguire dei risultati scolastici e formativi.

E proprio agli insegnanti di sostegno, infatti, è dedicata la lettera di chiusura dell'alunna, ormai diplomata e uscita dalla scuola: "Mi avete fatto fare i compiti, le gite, i laboratori e la ginnastica - scrive Eleonora, rivolgendosi ai docenti Anna, Bruna, Gemma e Donatella che l'hanno seguita negli anni - quando sono diventata grande, la scuola per me è finita ed ero triste. Vi ricordo e vi voglio sempre bene". Poche righe, scritte senza errori di ortografia: non faranno dimenticare i tagli al sostegno, ma rappresentano un premio e l'orgoglio di qualsiasi insegnante. Raccontando attraverso i compiti ed i racconti, la vita dell'alunna dalle elementari al diploma, il testo è anche un percorso didattico e un aiuto per altri genitori che si trovano ad affrontare lo sviluppo educativo di un figlio con la sindrome di Down. (fp)

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