Roma - Una nave noleggiata dal WFP, con un carico di oltre 1,000 tonnellate di frumento su richiesta della Mezzaluna Rossa nella Libia orientale, e diretta al porto libico di Bengasi, ha dovuto far ritorno al porto di Malta, giovedì, senza poter scaricare il carico, per motivi di sicurezza.

"Chiediamo con urgenza la sicurezza dell'accesso umanitario in Libia", ha detto il Direttore Esecutivo del WFP, Josette Sheeran.  "Questo mostra l'entità della sfida che affrontiamo, specialmente se ci dovesse essere bisogno di potenziare l'assistenza, alimentare e non, in Libia".

Alcuni mezzi di informazione hanno riferito di bombardamenti aerei fuori dal porto di Bengasi. I proprietari delle navi cargo sono riluttanti ad inviare le loro navi in zone pericolose per gli equipaggi o dove i carichi possono essere danneggiati.

Corridoi umanitari

"Stiamo studiando ogni possibile corridoio umanitario che possa essere utilizzato in caso di un aumento dei bisogni", ha aggiunto Sheeran. "Abbiamo già inviato biscotti ad alto contenuto energetico al confine con la Tunisia dove stiamo anche preposizionando farina di frumento. Le nostre squadre stanno valutando piani per ogni eventualità e per assicurare che coloro che possano aver bisogno di assistenza alimentare - soprattutto donne e bambini - non soffrano la fame".

Il WFP sta lanciando un'operazione di tre mesi, del valore di 39,2 milioni di dollari, per fornire assistenza alimentare in Libia, per le popolazioni che hanno attraversato i confini in Tunisia ed Egitto, e per le comunità che stanno subendo l'impatto economico dei disordini civili degli ultimi mesi.

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