Il Consiglio di Stato ha dato pienamente ragione al ricorso presentato da Italia Nostra e dalla Regione. In prossimità del colle di Tuvixeddu, straordinaria necropoli punico-fenicia, non si potrà mettere nemmeno un mattone.
La sentenza annulla la decisione del TAR che aveva dato invece via libera al progetto di edificazione contro il quale si era scagliata l'Associazione. Con questa torica sentenza, la corte ha riconosciuto per la prima volta con tale chiarezza la prevalenza della tutela normata dal Codice dei beni culturali del paesaggio sugli altri strumenti urbanistici e di pianificazione.
L'area era stata già riconosciuta come inedificabile dal Piano paesistico regionale del presidente della regione Renato Soru. La sentenza del consiglio di Stato è una doppia vittoria, per Tuvixeddu e per la primazia dei principi della tutela.