"I bambini non sono solo il nostro futuro ma sono i migliori educatori degli adulti. E una leva straordinaria di cambiamento. Per questo la Regione Toscana ha deciso di imperniare sulle scuole l'articolato sistema di educazione ambientale che ha come target tutta la cittadinanza, ma come soggetto beneficiario principale gli istituti scolastici. Sono loro infatti che devono farsi carico di questo importante settore interdisciplinare".
Così la vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti ha chiuso il seminario sui "Patti con il territorio per la Progettazione Integrata di Educazione Ambientale" che si è svolto stamani a Firenze, nell'Auditorium di Sant'Apollonia in via San Gallo. L'apertura era invece affidata all'assessore regionale all'ambiente Anna Rita Bramerini, che ha sottolineato che "nell'educazione ambientale si è aperta una fase nuova con un punto centrale di forza: un quadro consolidato fatto di operatori e formatori.
Un sistema che ha dato vita a una rete ben radicata sul territorio e che rappresenta un patrimonio della Toscana. Uno dei nostri fiori all'occhiello che mette in campo strumenti capaci di far crescere cittadini più sensibili a certi temi e più responsabili". "In un momento di crisi e di difficoltà come quello attuale - ha aggiunto Bramerini - fa bene ribadire che l'educazione ambientale è una scelta precisa di chi, in un paese europeo, considera questa materia equiparata all'educazione civica. Abbiamo a disposizione una vera e propria esperienza maturata nel tempo che sempre di più dovrà diventare un presidio simbolico e una motivazione forte per tutto il mondo della scuola".
"In tema di educazione ambientale, un settore a cui lavorano insieme l'assessorato all'istruzione e quello all'ambiente - ha evidenziato Targetti - è stato fatto molto, e sono stati raggiunti obiettivi importanti di integrazione e partecipazione. Basta pensare che sono ben 309 gli istituti scolastici che attuano progetti integrati, in cui sono coinvolti anche gli enti locali, le associazioni ambientaliste e di categoria, le imprese. Un meccanismo che consente di raddoppiare gli investimenti messi a disposizione del territorio".
Le tematiche più affrontate dai gruppi di lavoro sono i rifiuti, in particolare la loro prevenzione e riduzione, e l'energia.Temi cruciali, secondo la vicepresidente, "in cui le scuole possono fare molto, integrandoli nell'offerta formativa e radicando un "saper fare" che diventa un fondamentale "saper essere". E' questo l'approccio da utilizzare, e il vero banco di prova per i cittadini di oggi e di domani". Ma come migliorare il sistema toscano di educazione ambientale? "Da un lato - afferma Targetti - occorre consolidare e garantire la contuinuità e la pluriennalità dei progetti, una leva che ci permette di essere più efficaci.
E dall'altro occorre incrementare la misurazione della nostra efficacia, monitorando anche qualitativamente i progetti. E sono proprio i progetti realizzati e le buone pratiche, ad offrirci spunti interessanti per far crescere il sistema. Come la cosiddetta ?aula verde' a disposizione di tutte le classi dell'istituto comprensivo di Barberino di Mugello, percorso concreto e interdisciplinare di educazione ambientale e di cittadinanza attiva, che incrocia anche conoscenze scientifiche e culturali, e insegna ad amare l'ambiente".

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