Martedì 1 di marzo, l'équipe di MSFpresente in Libia, nella città di Bengasi, ha ricevuto una richiesta diaiuto da parte di un medico nella città di Misurata, dove si riferisceche gli scontri abbiano causato molti feriti. Come altre zone nell'ovestdella Libia, Misurata fino ad ora è stata inaccessibile per gli operatoriumanitari a causa dell'insicurezza.

"Il medico ci chiede farmaci e materialimedici per curare i feriti", dice Anne Châtelain, coordinatore medicodi MSF a Bengasi. "Ma non possiamo portare queste forniture, perchéla strada per Misurata è stata bloccata da uomini armati che stanno fermandoil traffico".

Mentre la parte orientale della Libia èrelativamente calma, quella occidentale, stando a quel che si racconta,è colpita dalla violenza e ciò crea una situazione preoccupante visto cheè impossibile fare una valutazione ed è impossibile dare una risposta dalmomento che l'accesso è ostacolato. Per l'équipe di MSF presente allafrontiera tunisina non è ancora possibile l'ingresso in Libia.

MSF è informata del fatto che moltepersone ferite a Tripoli non vanno in cerca di cure negli ospedali perpaura di repressioni da parte delle milizie.

"I medici locali volontariamente stannotrattando i feriti in edifici privati", dichiara Rosa Crestani, coordinatricedell'emergenza per MSF. "Ma ci hanno lanciato un appello per averefarmaci, compresi antidolorifici, e anche per ricevere materiali per interventichirurgici in modo da garantire il trattamento dei feriti. Al momento ciòè impossibile".

Oltre a richiedere l'accesso alle areecolpite dalla violenza per portare assistenza, MSF chiede di rispettarele strutture mediche e di rispettare soprattutto il diritto della popolazionedi poter cercare e ricevere cure mediche in modo sicuro.

A Bengasi, MSF ha supportato gli ospedalicon donazioni di farmaci e di materiali medici. Gli ospedali hanno fattofronte a un flusso di oltre 1.800 persone ferite nei combattimenti frail 17 e il 21 febbraio.

MSF a Bengasi dispone di un'équipe di8 persone mentre altri 17 operatori sono al confine Tunisia-Libia. Dall'Egittosono già arrivati a Bangasi due camion per portare 17 tonnellate di farmacie altri materiali medici da distribuire negli ospedali della città.


Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitariaindipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel perla Pace. Dal 1971 opera in oltre 60 paesi, portando assistenza alle vittimedi guerre, catastrofi ed epidemie.
www.medicisenzafrontiere.it

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni