Intorno a me, ieri, al confine tra la Libia e la Tunisia, c'erano decine di migliaia di persone che fuggivano dalle violenze. E' chiaro che il mondo deve intensificare l'azione umanitaria per evitare un disastro in Libia. Auspichiamo un accesso umanitario in sicurezza, specialmente nella Libia occidentale. L'interruzione dei rifornimenti alimentari non deve essere usato come arma.
Nell'immediato, il WFP è impegnato nella crisi su due fronti:
- Il bisogno urgente di cibo per quanti fuggono dalla Libia e attraversano i confini con la Tunisia e l'Egitto;
- I sistemi di distribuzione di cibo a rischio, specialmente in Libia, le cui riserve si stanno esaurendo e dove la catena di rifornimento è interrotta.
Ho assicurato il sostegno del WFP alla Mezzaluna Rossa e ad altri per aiutare a fornire assistenza alimentare a quanti fuggono dalle violenze e per prepararsi a quanto può essere necessario nei giorni e nelle settimane a venire, all'interno dei confini
libici.
In risposta a questa crisi regionale, stiamo lanciando un'operazione d'emergenza del valore di 38,7 milioni di dollari per fornire assistenza alimentare a 2,7 milioni di persone in Libia, Egitto e Tunisia. Prevediamo un'operazione d'emergenza di tre mesi che aiuterà a rafforzare le reti di protezione alimentare in Egitto e Tunisia e servirà ugualmente ad acquistare cibo nella regione in modo che inizi subito la ripresa.
Mentre visitavo la zona di confine, è iniziata, ai varchi, la distribuzione delle 80 tonnellate di biscotti ad alto contenuto energetico spedite dal WFP, lunedì, con un primo volo. Una delle componenti del nostro piano di intervento immediato è stato il cambiamento di rotta delle spedizioni via mare di frumento e di farina di frumento verso il confine tunisino e il porto libico di Bengasi dove questo cibo verrà preposizionato per rispondere subito ai bisogni umanitari che potrebbero sorgere.
Il WFP ha una forte presenza in Libia e, attualmente, stiamo compiendo delle verifiche che ci consentiranno di indirizzare velocemente l'assistenza alimentare vitale a chi è più vulnerabile. Chiediamo al mondo che sostenga subito il nostro appello.