Potrebbe avere gravi ricadute sui diritti di decine di piccoli che si trovano a vivere insieme alle loro mamme nelle prigioni italiane il testo "Disposizioni a tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori", da pochi giorni approdato in Senato per la definitiva approvazione.
Terre des Hommes, A Roma Insieme e Bambinisenzasbarre esprimono forti dubbi sul testo unificato delle proposte di legge C. 2011 Ferranti, C.52 Brugger, C. 1814 Bernardini, che non evita in modo certo il carcere come misura cautelare, non modifica in modo sostanziale l'attuale normativa sull'accesso alla detenzione domiciliare speciale e non tutela le straniere detenute, che sono la maggioranza delle mamme con bambini in carcere.
Se il disegno di legge dovesse essere approvato così com'è, sottolineano le tre organizzazioni, alle mamme con figli al di sotto dei 6 anni non viene evitato con certezza il carcere come misura cautelare. Inoltre la detenzione domiciliare speciale resterà un beneficio esclusivo di poche donne con figli. Altro punto giudicato negativamente è il fatto che le mamme detenute dovranno affrontare una lunga procedura per avere il permesso di accompagnare il proprio figlio in caso di ospedalizzazione e di stargli accanto per tutta la durata della stessa. Infine, le mamme straniere detenute con figli continuano a rischiare l'espulsione immediata a fine pena, in quanto sono state totalmente ignorate da questo disegno di legge, pur essendo numericamente la categoria più presente nelle carceri italiane assieme ai figli.
"L'attuale disegno di legge approdato al Senato dimostra di NON voler affrontare il problema della detenzione delle donne con bambini secondo un'ottica di reale tutela dell'interesse superiore del bambino, come richiesto dalla Convenzione ONU sui diritti dell'Infanzia, alla quale l'Italia è vincolata, avendola ratificata nel 1991", concludono i rappresentanti di Terre des Hommes, A Roma Insieme e Bambinisenzasbarre: "Nella Convenzione, ricordiamolo, si stabilisce che il bambino deve essere tutelato da ?ogni forma di discriminazione o di sanzione motivate dalla condizione sociale ?dei suoi genitori".
Terre des Hommes da 50 anni è in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall'abuso e dallo sfruttamento e per assicurare a ogni bambino scuola, educazione informale, cure mediche e cibo. Attualmente è presente in 65 paesi con quasi 1.000 progetti a favore dei bambini. La Fondazione Terre des hommes Italia fa parte della Terre des Hommes International Federation, lavora in partnership con ECHO ed è accreditata presso l'Unione Europea, l'ONU e il Ministero degli Esteri italiano. Per informazioni: www.terredeshommes.it
A Roma Insieme Riconosciuta per il suo impegno e la sua professionalità a livello nazionale, A Roma Insieme è un'associazione di volontariato che si occupa da dieci anni dei bambini che si trovano nel carcere di Rebibbia detenuti al seguito delle proprie madri.
L'associazione offre una serie di servizi volti a rendere la vita di questi bambini quanto più vicina, nel possibile, a quella che spetterebbe loro di diritto. Parallelamente ai servizi sul territorio, Aromainsieme svolge, da sempre, una forte azione di lobbying sulle istituzioni per incidere positivamente sul quadro legislativo che disciplina questo delicato settore, con particolare riguardo alla condizione dei bambini.
Bambinisenzasbarre è un'associazione, da 10 anni impegnata in Italia in ambito penitenziario nei processi di sostegno psicopedagogico alla genitorialità in carcere con un'attenzione particolare ai figli, colpiti dall'esperienza di detenzione di uno o entrambi i genitori. Priorità dell'azione di Bambinisenzasbarre è la cura e il mantenimento della relazione figlio/genitore durante la detenzione di uno o di entrambi di questi, nonché la tutela del diritto del figlio alla continuità del legame affettivo.
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