Nuova trasferta fuori dalla Sardegna per il Movimento Pastori Sardi che domani manifesterà a Milano. Una delegazione del Movimento sarà davanti alla Borsa di Milanoper denunciare ancora una volta lo stato di crisi del comparto e protestare per il prezzo del latte (pagato ai produttori solo 60 centesimi al litro).
Inoltre mercoledì 2 marzo i pastori saranno invece a Roma, dal Papa per l'udienza del mercoledì quando ai pastori sardi si uniranno i pastori di altre regioni italiane con i quali i pastori sardi intendono costituire un movimento nazionale della categoria.
Il leader del Movimento pastori sardi, Felice Floris, spiega così la scelta di Milano. "La Borsa rappresenta un momento delle nostre disgrazie. Non si può vendere il prodotto agricolo come qualsiasi prodotto industriale. Spero che il commissario europeo, il romeno Dacian Ciolos possa avere una visione diversa dell'agricoltura rispetto a quella dei francesi e degli svedesi.
Gli avvisi delle contravvenzioni - prosegue Floris - non fermeranno il nostro Movimento. Davanti alla Borsa di Milano saremo in trecento. Come tutte le volte, anche domani porteremo in piazza solo la nostra volontà di protestare contro chi ha messo alla fame i pastori: le multinazionali. Non siamo dei violenti e mai lo saremo mai. Chiediamo il rispetto del nostro lavoro"
Chiediamo la solidarietà anche dei cittadini di Milano perché sappiano che o rmai tutto quello che viene prodotto dalla terra non ha nessun valore, siano essi beni di natura animale o vegetale anche se si tratta di prodotti indispensabili per l'esistenza di tutti. Noi produttori siamo allo stremo mentre il consumatore paga tutto più caro.
Attorno ai pastori e agricoltori si e sviluppata una burocrazia parassitaria che tutto consuma e niente produce, divorando montagne di soldi pubblici spesi solo per alimentare il loro famelico mantenimento. Una burocrazia mostruosa che a niente serve e niente produce. Tutto in nome di pastori e agricoltori che sono stati presentati all'opinione pubblica come costosi assistiti.
Invece i pastori e gli agricoltori sono le vere vittime di una politica ignava e cialtrona che tutto fa all'infuori di creare sviluppo.
Con un volantino che sarà distribuito oggi a Milano i pastori sardi chiedono la solidarietà anche dei milanesi nella speranza che un interesse e una comprensione generale delle nostre problematiche, ci aiutino ad evitare che decine di migliaia di famiglie di pastori e agricoltori in Sardegna come in tutta Italia, finiscano sul lastrico, mettendo in ginocchio una parte importante dell'economia che deve tutelare i consumatori sia con la qualità sia con i prezzi delle produzioni agricole.