Tra le reazioni di rifiuto spicca quella di Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Famiglia e presidente della Commissione Adozioni Internazionali (CAI): "Abbiamo centinaia di coppie regolarmente sposate in attesa da anni di poter adottare un bambino. Abbiamo molti aspiranti genitori e pochi bambini. Che senso ha allargare le liste d'attesa e i criteri d'adozione? Mi sembra una pura battaglia ideologica".

Marco Griffini presidente Ai.Bi. (Amici dei Bambini) ha dati opposti: "E' aumentato in modo eccezionale il numero di bambini abbandonati, sono diminuite le richieste da parte delle coppie.Bisogna scegliere tra il male maggiore e il bene minore, il male maggiore per un bambino è rimanere in istituto, il bene minore, di fronte al bene maggiore che è quello di aver la famiglia migliore possibile, è avere un genitore single che si faccia carico di cambiare il suo destino".

A tal proposito Ai.Bi. nei giorni scorsi ha lanciato un referendum e alla domanda "Adozioni ai single: chi ha ragione Giovanardi o Griffini?" il 75% dei votanti ha scelto Griffini.

Riportiamo di seguito alcuni dei commenti ricevuti:

"Non sono sposata e da 8 anni sto cercando di adottare avvalendomi dell'art44 della legge vigente.- E' facile dire che un bambino ha bisogno del padre e della madre e che ci sono tante coppie in lista di attesa.- Ma questo discorso non fa' onore soprattutto agli addetti ai lavori.-Vogliamo far finta di ignorare tutti quei bimbi che sono in istituto in Italia e soprattutto nel mondo e che non sono accettati dalle cosiddette "famiglie normali"? E' molto più comodo fare come gli struzzi che avere un po' di coraggio e valutare tante persone single che potrebbero assicurare a questi bambini una "sana e calda famiglia" comunque alternativa all'istituto.- Giovanardi e tanti giudici onorari dei tribunali dei minori farebbero bene a togliere la benda e guardare negli occhi i bambini che ancora muoiono nel mondo di dissenteria!!!!!" Maria Stefania

 "Mi sembra che non ci sia bisogno di altre leggi, le adozioni speciali già esistono e prevedono la possibilità in casi speciali di poter adottare un bimbo anche se si é single. Perché no  in questi casi ben venga. Mi ha però colpito molto il commento di Griffini: se ci sono sempre meno famiglie disponibili all'accoglienza é bene optare per Il male minore, ovvero il single meglio dell'istituto. Già..Perché invece non facciamo in modo che le famiglie disposte all' accoglienza aumentino?
Ma ci chiediamo quali sono le ragioni per cui diminuisce la disponibilità delle famiglie  all'adozione?
Saranno forse i 30.000/40.000 euro (più o meno) per le spese di adozione? visti i tempi che corrono. Saranno gli anni da mettere in conto per  ottenere l'idoneità, il lungo iter burocratico, l'attesa, lo scarso sostegno alle famiglie, saranno alcuni operatori che lavorano nell'adozione che sostengono che non ci sono abbastanza bambini rispetto al numero delle famiglie adottive disponibili,  saranno certi giudici che sconsigliano le seconde adozioni e  che con certi atteggiamenti non promuovono l'accoglienza? Chissà.. Alle famiglie adottive fanno il terzo grado ..psicologhe, assistenti sociali, giudici?Ai single? che contraddizione. Dove va a finire la famiglia? sembra proprio che si voglia a tutti i costi distruggerla?. Mi chiedevo poi come fa una persona single a sostenere da sola tutto un iter, il cammino dell'adozione, splendido senza dubbio e di grande crescita umana, ma sicuramente faticoso, fatto di dialoghi continui tra moglie e marito, emotivamente impegnativo. Come fa' una persona da sola ad affrontare tutto questo? Se poi deve lavorare dalle 8 alle 19.00 chi si occupa del minore? Se poi deve pagare il mutuo o l'affitto più le varie spese quotidiane,  dove li trova i 30.000 euro per l'adozione? Già dimenticavo che ci sono anche i single vip?le coppie di fatto etc. etc.
Scusate dove sta il bene del minore? Si parla tanto del bisogno fondamentale di un papà e una mamma come figure di riferimento insostituibili  per crescere un bimbo in modo sano ed equilibrato. Spesso si chiede alle mamme di rivedere il proprio contesto lavorativo in modo da dedicare più tempo ai bimbi?Immaginiamoci un single?mi sono persa? Sono un po' amareggiata."
Francesca

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