1200 serate realizzate in 11 Regioni, 200 operatori impegnati per ogni serata; quasi 60000 alcol test effettuati all'entrata e all'uscita dei locali; 58 ragazzi accompagnati a casa: sono questi alcuni numeri dei primi sei mesi di attività dell'operazione Naso Rosso, l'iniziativa che il ministro della Gioventù, in collaborazione con l'IIS-Istituto Superiore della Sanità e Ania, ha messo in campo contro l'abuso di alcol tra i giovani.L'iniziativa, che, partita a febbraio 2010, si concluderà a luglio di quest'anno, ha permesso di raccogliere un enorme quantità di dati che l'Istituto superiore di sanità sta analizzando.
Dai primi rilevamenti (a luglio dello scorso anno è cambiata la normativa in tema di codice della strada per cui un confronto tra i due periodi non è possibile) è emerso che 2/3 dei giovani arriva in discoteca dopo aver già assunto bevande alcoliche, di questi, la metà presenta un tasso alcolemico superiore alla soglia di 0.5g/l prevista dalla precedente normativa: ciò significa che non è la discoteca l'unico luogo deputato dai ragazzi allo sballo.
Positivi invece i dati sul comportamento di chi all'ingresso dichiara di guidare. In tutti i sei mesi i valori dei guidatori, a parte uno sforamento a giugno, sono sempre sotto il valore di 0,5 g/L.
Per quanto riguarda i non guidatori i valori sono sempre più alti del limite ma non superano mai il livello di 0,6 g/l, ciò permette agli operatori di naso rosso di intervenire facendo riposare i ragazzi nei Lounge Space, ambienti accogliente con musica rilassante a basso volume dove sostare prima di mettersi al volante dell'auto. In conclusione quindi si può dire che è aumentata la consapevolezza tra i giovani che, se devono guidare, bevono con moderazione.