«Vicinanza alla comunità nazionale e alle persone che spinte da necessità arrivano sulle nostre coste». Così S.E. Mons. Giuseppe Merisi, Presidente di Caritas Italiana, ha aperto i lavori della Presidenza e del Consiglio nazionale che si sono svolti a Roma dal 14 al 16 febbraio 2011.
In un momento così difficile per l'area del Mediterraneo, di fronte all'imponente ondata migratoria, la Caritas dunque rinnova - sempre nella chiarezza e nella distinzione dei ruoli - la disponibilità a collaborare con le istituzioni nazionali e locali e con gli altri organismi impegnati sul fronte delle migrazioni per cercare insieme possibili percorsi nel rispetto dei diritti e della dignità di ogni persona.Collegandosi al tema dei migranti Mons.Merisi ha ricordato la recente presentazione dell'audiolibro "Dove Dio è accampato", dedicato agli scritti e al pensiero di don Luigi Di Liegro e pubblicato a un anno esatto della visita del Papa all'Ostello di via Marsala, in apertura dell'anno europeo di lotta alla povertà.
Di don Luigi è stata messa in risalto l'attenzione, la capacità di dedizione, l'impegno, la fedeltà dell'impegno, il porre al centro la dignità dell'essere umano con conseguente attenzione a povertà ed emarginazione.
Ma soprattutto è stata rilanciata la sua costante lotta contro l'indifferenza, troppo spesso presente nelle nostre comunità. «Sono elementi su cu tornare ad insistere nelle nostre comunità con indicazioni di contenuti, percorsi, ma anche prospettiva di impegno concreto e coerente che coniughi disponibilità quotidiana e Vangelo.
Giustizia e libertà, bene comune, solidarietà e sussidiarietà sempre congiunte - ha ricordato il vescovo - sono valori da rilanciare tutti e tutti insieme».Si è parlato poi di volontariato, da rilanciare e approfondire nel 2011, Anno europeo del volontariato. Anche il Convegno dei giovani in servizio civile promosso per il 12 marzo 2011 a Roma rientra in questa prospettiva di attenzione ai contenuti e al cammino del volontariato.
Tutto il confronto ha avuto come sfondo la sfida educativa lanciata dagli Orientamenti pastorali e la preparazione del Congresso eucaristico nazionale di Ancona.Sugli Orientamenti pastorali c'è stato anche un primo monitoraggio sulle iniziative avviate nelle varie Diocesi. Come prospettiva immediata invece c'è stato il 35° Convegno nazionale, che si terrà dal 21 al 23 novembre 2011 e, nell'anno del 40°, avrà a tema l'impegno dell'organismo pastorale Caritas tra memoria e profezia.
Giovedì 24 novembre è prevista una Celebrazione eucaristica a San Pietro presieduta dal cardinal Bagnasco e a seguire un discorso del Papa per i 40 anni di Caritas Italiana.Ci si è confrontati anche sul tema "Micro", inteso come approccio progettuale personalizzato e come strumento valorizzante le relazioni umane, la partecipazione comunitaria, il dono, la promozione dell'uomo e dei suoi tanti "talenti". Per Caritas Italiana e per la rete delle Caritas diocesane in Italia, questa riflessione generale si è già concretizzata in varie esperienze significative: nei "microprogetti" che da sempre hanno caratterizzato molti interventi nei Paesi più poveri (solo nel 2010 Caritas Italiana ha realizzato 278 Microprogetti, in 55 Paesi, per l'importo complessivo di quasi 2 milioni di euro), nel "microcredito" che più recentemente ha trovato applicazioni sia in Italia sia all'estero, in riferimento al percorso della CEI che ha condotto al "Prestito della Speranza" e ai suoi sviluppi; più recentemente, nei vari interventi di risposta alla crisi economico-finanziaria.
Infine si è fatto il punto su due grandi emergenze che vedono ancora una forte presenza Caritas: il terremoto in Abruzzo e il terremoto ad Haiti. In particolare su Haiti sono pervenuti finora quasi 23 milioni di euro, di cui 16,7 dalla colletta nelle Diocesi. Nonostante l'instabilità politica sono stati attivati 51 progetti per oltre 9 milioni di euro.