"Un risultato molto positivo e molto importante. il frutto di una mobilitazione durata due anni contro le norme sbagliate del collegato lavoro che ottiene risultati per i giovani e i precari".
Il Segretario confederale della CGIL, Fulvio Fammoni, commenta così la notizia della conferma nel maxiemendamento al milleproroghe della proroga che consente per tutto l'anno in corso di non applicare la norma del collegato lavoro che fissava al 23 gennaio i nuovi termini per l'impugnazione dei licenziamenti.
"Il Parlamento batte un colpo a favore dei precari", osserva il dirigente sindacale secondo il quale: "nonostante le contrarietà e le dichiarazioni di intervento da parte del governo, la norma che proroga a tutto il 2011 i termini per i ricorsi dei contratti temporanei illegittimi è rimasta nel testo definitivo del maxiemendamento al mille proroghe". Fammoni fa sapere che "non è il primo stop al collegato lavoro, già altre norme sono state rinviate alla Corte Costituzionale.
Un risultato che conferma le nostre ragioni e che vedrà proseguire la mobilitazione contro le altre norme sbagliate e incostituzionali del collegato, come la certificazione, l'arbitrato di equità, l'apprendistato a 15 anni, e per fare conoscere a tutti i lavoratori precari - conclude - i diritti che possono a questo punto ancora esercitare e che dimostra come le tagliole possono anche ritorcersi contro chi le mette".

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