Ci saranno anche le colf delle Acli domenica nelle piazze italiane per manifestare in favore della «dignità delle donne» e per il rispetto della «fatica quotidiana» del lavoro. 

L'associazione professionale delle Acli che organizza le lavoratrici domestiche e le assistenti familiari ha aderito con una lettera alla mobilitazione "Se non ora, quando?" che si svolgerà domenica 13 febbraio in molte città italiane: per reagire - scrivono - allo «stato di disorientamento che stiamo vivendo», «alla discutibilità dei comportamenti che ci vengono "serviti" quasi quotidianamente come normali, tollerabili, giustificabili».  

«Ogni giorno ci battiamo per dare dignità al lavoro e al significato edificante che questa parola porta con sé». scrivono le Acli Colf nel loro testo. «Aderiamo per rispetto ai lavoratori della categoria che difendiamo», «per rispetto ai loro sacrifici quotidiani, al loro essere determinanti seppur invisibili, al loro duro lavoro anche se non riconosciuto socialmente e non valorizzato come meriterebbe. Aderiamo per rispetto della fatica quotidiana di assistere persone anziane o occuparsi dei figli di altre donne, mentre la propria famiglia, i propri figli sono a centina di chilometri di distanza». 

«L'impegno per il lavoro - dicono ancora le colf delle Acli - non è solo denaro a fronte di una prestazione, ma ci riporta ad un senso di dignità dell'operare umano». Per questo chiedono alle istituzioni «modelli edificanti di comportamento», per «dare un senso ed un valore alla Repubblica democratica fondata sul lavoro».

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