Un appello per fermare le speculazioni sui beni alimentari: all'iniziativa promossa a livello internazionale da numerosi soggetti, tra i quali la Fondazione culturale responsabilità etica, rispondono anche le Acli, firmatarie dell'appello.

Nel panorama finanziario mondiale ancora scosso dalla recente crisi dei mercati, le attenzioni degli speculatori si sono massicciamente rivolte verso i derivati sulle derrate alimentari. Il giro dei capitali attorno a questi strumenti finanziari ha prodotto così un aumento vertiginoso dei prezzi su prodotti essenziali, quali riso, mais e grano.

Al fine di evitare una nuova e drammatica crisi, i promotori dell'appello chiedono un intervento di regolamentazione ai capi di governo dell'Unione europea, degli Usa e degli altri paesi del G20: "Chiediamo ai governi e ai parlamentari di ascoltare i milioni di consumatori, lavoratori, contadini, uomini d'affari, gruppi religiosi, accademici, attivisti e altre persone che credono che un controllo efficace sulla speculazione finanziaria sulle materie prime alimentari è necessario per difendere i più poveri del mondo e chi produce cibo in tutto il pianeta dall'esposizione a improvvisi aumenti dei prezzi e alla loro estrema volatilità".

"In diversi ambiti sono necessarie delle regole - continua l'appello -  Tra questi, bisogna assicurare una piena trasparenza e una supervisione e controllo sui mercati finanziari legati al cibo, imponendo dei limiti vincolanti alla possibilità che attori puramente finanziari possano partecipare al mercato dei derivati sui prodotti agricoli, e proibendo alle istituzioni finanziare di comprare stock di cibo e di terreni coltivabili".

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