Safer Internet Day: il 27% dei minori che usa internet si dà appuntamento con qualcuno conosciuto in rete, il 17% ha rapporti intimi con qualcuno contattato online e il 13% invia foto o immagini di sé nudo

 
Anche quest'anno i risultati della ricerca su "Sessualità e Internet: i comportamenti dei teenager italiani " alla vigilia della Giornata dedicata dalla Commissione Europea all'uso sicuro e responsabile delle nuove tecnologie fra i giovani. L' evento di guerrilla theatre "slip volley" promosso da Save the Children e Adiconsum a Roma

Via i giornalini porno di antica memoria o i consigli dei fratelli più grandi e delle amiche. La rete ormai è il luogo dove scoprono, esprimono, esibiscono, raccontano e anche sperimentano la propria sessualità, con pochi pudori e molta libertà, i pre-adolescenti e gli adolescenti italiani.

Perché - come emerge dalla ricerca di Save the Children "Sessualità e Internet: i comportamenti dei teenager italiani" realizzata anche quest'anno da Ipsos - il 34% degli intervistati, dunque 1 ragazzo su 3, dichiara di aver ricevuto messaggi con riferimenti al sesso mentre è tra i 14 e i 15 anni che la maggior parte dei nostri adolescenti maschi e femmine - il 54% del campione - diventano "attivi" inviando il loro primo messaggio hard, invio che non imbarazza ma anzi vede in azione anche il 36% degli intervistati fra i 10 e i 14 anni.

Secondo la ricerca poi il 32% di teen ager dà il suo numero di cellulare a qualcuno conosciuto online, il 27% si dà appuntamento di persona con qualcuno contattato in internet, il 19% riceve video-immagini di persone conosciute solo in rete seminude/nude, il 17% ha rapporti intimi con persone contattate via web, il 13% invia video/immagini di sé seminudo/nudo. Percentuali che cambiano e salgono con il salire dell'età: per esempio fra i 12 e i 13enni è il 10,5% a darsi appuntamento con una persona incontrata in rete a fronte del 31% fra i 16 e i 17 anni; ha rapporti intimi off line a seguito di una conoscenza online il 6,5% dei nostri pre-adolescenti a fronte del 19% dei 16-17enni. E una quota non banale di ragazzini/e di dodici-tredici anni, il 6,5% del campione, invia video e immagini di sé nudi a fronte del 16% dei 16enni-17enni.

"Questi dati dicono in modo eloquente come i ragazzi e le ragazze utilizzino la rete per esprimere e sperimentare a 360° la loro sessualità. Non solo si espongono alla visione di immagini, foto, messaggi a sfondo sessuale ma espongono loro stessi, in prima persona, fino ad arrivare al contatto off line cioè all'incontro intimo vero e proprio con persone conosciute via web", commenta Valerio Neri Direttore Generale Save the Children Italia.

Non a caso il messaggio di quest'anno del Safer Internet Day (l'8 febbario, ndr), la giornata istituita dalla Commissione Europea per un uso sicuro e responsabile delle nuove tecnologie, si riassume nello slogan è più di un gioco, è la tua vita.

"E' fondamentale che i ragazzi e le ragazze capiscano che non esistono mondi virtuali perché quello che si fa su Internet o con il cellulare ha un impatto diretto e concreto sulle loro vite, quindi ogni azione deve essere ponderata e valutata nelle sue possibili conseguenze positive o negative perché stiamo tirando in ballo la nostra vita, i nostri sentimenti, la nostra sfera più personale e intima", spiega Neri.

"Ogni contenuto che noi postiamo online, lo rendiamo accessibile a tutti," fa eco Pietro Giordano, Segretario Nazionale di Adiconsum. "La vita che i ragazzi giocano in internet è reale. Vogliamo rilanciare, con questa giornata, l'appello a fare attenzione e acquisire maggiore consapevolezza di quelli che sono gli strumenti di tutela che ci sono messi a disposizione".

Save the Children e Adiconsum sono i referenti italiani per il Programma Safer Internet della Commissione Europea .

Triveneto e Campania sono le regioni in cui più ragazzi dichiarano comportamenti hard e rischiosi, secondo la ricerca di Save the Children. Se infatti per la ricezione di messaggi a contenuto sessuale si impone il Triveneto con il 43% dei ragazzi e ragazze che dichiarano di riceverne, è poi la Campania insieme al Sud Italia ad emergere con rispettivamente il 38% e il 35% dei ragazzi che dichiara di essersi dato appuntamento con qualcuno conosciuto in Internet, il 23% e il 20% che ammette di avere avuto rapporti intimi con persone contattate in rete, il 22% di aver inviato video/immagini di sé seminudo o nudo.

Per quanto riguarda invece l'invio di messaggi a contenuto sessuale e lo scambio di immagini provocanti via internet, si segnalano il Lazio con il 65% di ragazzini e ragazzine che dicono di averlo fatto la prima volta fra 10 e 14 anni e il Nord Ovest (Piemonte, Liguria, Val d'Aosta) con il 59% dei ragazzi e ragazze che ammette di averlo fatto per la prima volta fra i 15 e i 17 anni.

Nel 43% dei casi sono gli amici e i fidanzati i destinatari dei messaggi hard ma per il 12% degli intervistati sono degli sconosciuti.

Quanto poi al perché una ragazza o un ragazza inviano o pubblicano in Internet messaggi, immagini o video di se stessi con riferimenti sessuali o in atteggiamenti provocanti, gli intervistati indicano come motivazione prevalente nei propri coetanei il farsi notare da qualcuno o il sentirsi sexy (rispettivamente danno queste ragioni il 55% e il 43% di intervistati con riferimento alle ragazze, il 52% e il 27% degli intervistati con riferimento ai ragazzi). Non mancano però anche motivazioni più utilitaristiche: secondo il 29% le ragazze o i ragazzi fanno tutto ciò per ricevere regali/ricompense/ricariche.

"L'indagine di Save the Children svela le emozioni e le motivazioni che sono dietro ai comportamenti degli adolescenti e pre-adolescenti in rete", prosegue Valerio Neri. "Tra le principali ragioni alla base del loro intenso scambio di materiali a sfondo sessuale mettono in testa il divertimento (per il 44% degli intervistati) o riuscire a vincere la propria timidezza (40%) e più in generale la voglia e il bisogno di esibizione e di mostrarsi competenti in materia sessuale".

Tuttavia la ricerca apre anche ulteriori prospettive: alla domanda se parlano di tutto ciò che fanno, vedono, scambiamo o trovano in Internet, il 46% degli intervistati dice di sì, di parlare di questi argomenti. L'86% lo fa con i propri amici ma anche con adulti di riferimento (genitori, parenti, insegnanti). Inoltre gli adulti - in particolare i genitori - vengono indicati tra coloro che l'80% dei ragazzi intervistati ha tra i propri contatti sui social network.
"Si tratta di indicazioni rilevanti perché ci dicono che c'è uno spazio di dialogo fra genitori e figli e tra i ragazzi e il mondo adulto nel suo complesso", sottolinea ancora il Direttore Generale Save the Children Italia.

"D'altra parte se come dimostra questa ricerca è ormai evidente che la sessualità dei ragazzi si esprime e si esperimenta sempre di più attraverso le nuove tecnologie, il rischio è che ciò avvenga in modo improprio, dove le emozioni sono sempre più sganciate dalla fisicità e dove la sessualità è solo sesso, sperimentato con modalità e tempi inadeguati, agito, ad esempio, in età precoce o con adulti. Quello che dunque va fatto è approfittare dello spazio aperto, favorendo il dialogo fra minori e adulti anche e soprattutto sulla sessualità e sui sentimenti, lavorando sulla vita emotiva dei ragazzi".

L'evento di guerrilla theatre "slip volley" a Roma


Save the Children insieme ad Adiconsum opera da anni per promuovere un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie con attività nelle scuole attraverso le "settimane di sensibilizzazione per la sicurezza in Internet". Nell'anno scolastico 2009-2010 Save the Children e Adiconsum hanno incontrato più di 1300 studenti e centinaia di educatori tra insegnati, genitori e operatori del settore in 7 regioni italiane. Quest'anno, per il Safer Internet Day, Save the Children e Adiconsum hanno promosso a Roma il 5 febbraio una partita di slip volley, un evento simbolico organizzato dai ragazzi attraverso la rete su un'idea creativa di Smart;)Jokes. Per qualche minuto in piazza del Popolo si sono visti volteggiare dei palloni fasciati da indumenti intimi multicolori, metafora di come le informazioni e le immagini private, personali, anche molto intime attraversano la rete passando di mano in mano con conseguenze non sempre prevedibili. Infatti sulla rete da volley la scritta"I fatti tuoi attraversano la rete?". Al fischio di fine partita i ragazzi si sono fermati ed è apparso uno striscione con la frase: "È più di un gioco. E la tua vita" (per informazioni www.slipguerrilla.com). Guarda le foto dell'evento

La ricerca completa è scaricabile sul sito www.savethechildren.it 

Sono disponibili immagini e foto anche sull'evento di slip volley a Roma

NOTE:

1 - La ricerca è il risultato di 1272 interviste CAWI (Computer Assisted Web Interviewing), effettuate presso adolescenti e pre-adolescenti dai 12 ai 19 anni di Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud Italia e Isole, tutti con accesso al web. Il campione è stato intenzionalmente sbilanciato a favore dei ragazzi di 12-17 anni perché l'obiettivo dell'analisi era quello di fotografare il fenomeno tra i minorenni.

2- Il programma Safer Internet è il principale piano di intervento della Commissione Europea in materia di nuovi media e tutela dei minori. Save the Children e Adiconsum rappresentano lo snodo italiano del programma, nel quale si inserisce EASY, la campagna di sensibilizzazione portata avanti da Save the Children e Adiconsum che mira a diffondere nei più giovani, un utilizzo consapevole e positivo dei nuovi media, attraverso, tra l'altro, attività nelle scuole, un Ludobus attrezzato che gira l'Italia, attività di advocacy e un sito dedicato (www.easy4.it).


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