Di serate letterarie se ne fanno tante e dappertutto; di libri nuovi ne vengono presentati a decine. Per questo motivo vogliamo proporvi qualcosa di insolito. Approfittando di un tè o di un aperitivo vi invitiamo a sentire storie già conosciute, prese in prestito dalla letteratura moderna e contemporanea, ma raccontate da una prospettiva del tutto insolita: l'incontro con un altro. Certamente nella letteratura di incontri e di scontri tra personaggi diversi, storie diverse, culture diverse ne sono stati raccontati molti, ma alcuni sono meno rilevanti di altri, meno notati, meno conosciuti proprio perché - come nella vita - sono solo occasioni narrative casuali, frammenti di una storia, momenti narrativi già dimenticati. Proviamo a dargli uno spazio del tutto imprevisto. Ribaltiamo le storie più conosciute guardandole dalla prospettiva di questi incontri. Potremmo scoprire cose, sui personaggi di queste storie, che non ci saremmo aspettati, ma soprattutto potremmo scoprire modi, espedienti e occasioni per incontrare gli altri a cui non avremmo mai pensato prima.
Martedì 8 Febbraio 2011 - Lo Straniero di Albert Camus "Mi aprivo per la prima volta alla dolce indifferenza del mondo"Come far scomparire l'altro senza lasciare alcuna traccia. L'opera di Camus ci insegna che il primo passo verso un incontro con l'altro (o al contrario, verso la fine di ogni incontro con l'altro) sta in ciò che pensiamo, crediamo e sappiamo del mondo.
Martedì 15 Febbraio 2011 - Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald"Casualmente mi aveva conferito la libertà dell'autoctono"Come fare cose (buone) con sole parole. Il romanzo di Fitzgerald ci mostra che le più grandi trasformazioni non necessitano di burrascosi movimenti o rivoluzioni e che due o tre parole nella giusta direzione possono cambiare l'altro sconosciuto nella persona a cui affidare il proprio giudizio.
Martedì 22 Febbraio 2011 - Robinson Crusoe di Daniel Defoe "Cominciai a parlargli e gli insegnai a parlarmi"Come fare cose (cattive) con troppe parole. Il più famoso romanzo di Dafoe illustra l'incontro tra Robinson e un indigeno ribattezzato Venerdì. Tra i due si stabilirà un rapporto di amicizia che è in realtà un rapporto di colonizzazione; perché il dialogo non è sempre uno strumento di rispetto dell'altro.
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