Sul sociale non si può agire con la mannaia, neppure in tempi di crisi. Lo ha ribadito il Direttivo di Anciveneto, oggi a Thiene (Vi), dopo aver fissato un incontro a Palazzo Ferro Fini, giovedì 3 febbraio alle 14: interlocutori saranno gli assessori al bilancio Roberto Ciambetti e al sociale Remo Sernagiotto, oltre ai capigruppo regionali dei partiti.
"Siamo preoccupati perché rischia di essere un taglio indifferenziato davvero insostenibile per i Comuni - spiega la vicepresidente vicaria dell'Anci regionale, Maria Rita Busetti - Ci sono questioni che, lasciate in mano ai sindaci senza alcun supporto finanziario da parte della Regione, rischiano di esplodere. Una è la disabilità, estremamente costosa per tutte le strutture e le professionalità che richiede. L'altra è l'affido dei minori, che viene stabilito da un giudice e che quindi non può essere neppure preventivato in un bilancio comunale.
Abbiamo perciò sottoscritto un documento, da presentare giovedì al Consiglio regionale". Sotto esame del Direttivo è stata anche l'evoluzione della riforma federalista, i cui miglioramenti proposti dall'Anci nazionale rischiano di essere insufficienti. Anciveneto perciò spinge per ottenere altre forme di entrate proprie per le municipalità, oltre all'addizionale Irpef dello 0,4 per cento già accordata. La richiesta va nella direzione di ottenere un'autonomia finanziaria effettiva per i Comuni; ne giustifica l'urgenza il fatto che dal 2003 al 2010 i trasferimenti statali siano diminuiti proporzionalmente nei comuni che meno spendevano. (com/fr)

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