«Un segnale per riaffermare il valore di ogni vita umana, la sua dignità, i suoi diritti inalienabili, ma anche uno sprone per il nostro impegno quotidiano ad essere sempre più collante per una concreta integrazione nei nostri territori».

Così mons.Vittorio Nozza, direttore della Caritas Italiana - commenta la notizia del riconoscimento di "italiano dell'anno" assegnato da Famiglia Cristiana a Laura Boldrini, portavoce dell'UNHCR, un organismo con il quale la Caritas negli anni ha spesso collaborato.

Si tratta dunque di un rilancio dell'attenzione nei confronti delle categorie più vulnerabili, quali i richiedenti asilo, i rifugiati, le vittime della tratta, tanto più significativo a ridosso della 96° Giornata mondiale del migrante e del rifugiato (17 gennaio 2010).

Il Santo Padre, proprio nel suo Messaggio per quella giornata, sottolinea come «anche l'accoglienza e la solidarietà verso lo straniero?diviene annuncio del Vangelo della solidarietà» - e aggiunge che «la Chiesa lo proclama quando apre le sue braccia e opera perché siano rispettati i diritti dei migranti e dei rifugiati, stimolando i responsabili delle Nazioni, degli Organismi e delle istituzioni internazionali perché promuovano opportune iniziative a loro sostegno».

L'auspicio è che l'iniziativa di Famiglia Cristiana possa essere colta come un invito a lavorare per il bene comune, nella prospettiva di una convivenza corresponsabile, partecipata, costruttiva, capace di rispettare i diritti di tutti e di ciascuno.

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