«Nessun sistema totalitario, per quanto oppressivo, può annullare la libertà e la responsabilità dell'uomo di compiere il bene invece del male. Nessun sistema può cancellare nell'uomo - come ci ha ricordato il presidente della Repubblica - i "sentimenti istintivi e profondi di giustizia e di amore del prossimo"».  

E' la riflessione del presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, per la Giornata della Memoria dell'Olocausto, «un messaggio sempre attuale, in particolare per le nuove generazioni». «Il giorno della memoria - spiega Olivero - non ci ricorda soltanto l'orrore infinito della Shoah, ma richiama ciascuno di noi a riscoprire il coraggio della denuncia e dell'azione di fronte ad ogni ingiustizia. Ci invita a non chiudere mai gli occhi dinanzi al male e alla violenza. Ed il pensiero va immediatamente ai tanti luoghi del mondo dove sono estese persecuzioni, violenze e ingiustizie sul piano etnico, religioso, sociale».  

«Ma anche quando il male appare in forme sottili e mascherate - aggiunge il presidente delle Acli - è importante non chiudere gli occhi e non rassegnarsi. Il ricordo della Shoah ci ammonisce ad essere rigorosi, nel discernimento, nella denuncia, nella ribellione, a partire dalle piccole ingiustizie quotidiane. Ci richiama alla quella "comune responsabilità educativa" di fronte alle giovani generazioni di cui parlava pochi giorni fa il cardinale Bagnasco, perché ci preoccupiamo di formare e far crescere giovani cittadini educati al senso di giustizia e al rispetto della dignità di ogni singolo uomo"

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