C'è un solo cielo per tutto il mondo. Questa brevissima frase, tratta dal Testamento ai Giovani di Raoul Follereau, non è solo una sintesi di una concezione della vita e dei rapporti tra i popoli. E' un invito a guardare in alto per cogliere ciò che sfugge alle menti prigioniere di un quotidiano, angusto egoismo.
Guardare in alto per scoprire il comune destino che accompagna la vita di ogni persona, in qualunque parte del mondo sia nata, qualuque sia il colore della sua pelle, qualunque sia la sua condizione economica, fisica, sociale. Scoprirci appartenenti a un'unica famiglia che vive sotto un tetto comune significa cogliere il senso del nostro esistere, al di là di ogni barriera e di ogni pregiudizio, uniti da un cielo che è lo spazio infinito in cui l'umanità di ogni persona trova la sua dimensione più nobile e pura.
Oggi la Giornata mondiale dei malati di lebbra continua a rappresentare per l'AIFO un impegno fondamentale per dar voce agli Ultimi. Ogni anno i volontari AIFO organizzano in tale giornata la distribuzione del Miele della Solidarietà, allestendo banchetti in centinaia di piazze italiane e coinvolgendo altre associazioni, istituzioni, cittadini. Una raccolta fondi viene organizzata tramite gli SMS solidali, che quest'anno potranno essere inviati al numero 45592 per sostenere i Progetti AIFO contro la lebbra in Mozambico.
L'AIFO ha compiuto questa scelta per incrementare il suo impegno nella creazione di rapporti basati sulla giustizia e sulla solidarietà. I sacchetti di iuta che contengono i vasetti sono confezionati da persone guarite dalla lebbra grazie al progetto Sumana Halli a Bangalore, in India. Il ricavato finanzierà la cura dei malati in India.
Quest'anno la giornata troverà un motivo particolarmente importante per essere celebrata: a novembre 2010 infatti l'ONU ha approvato i Principi e Linee Guida per l'eliminazione della discriminazione contro i malati di lebbra e i loro familiari, un documento importantissimo che sarà uno strumento fondamentale nell'impegno delle istituzioni e delle comunità civili per la promozione dei diritti umani delle persone colpite dalla lebbra.
Tra le iniziative organizzate per la Giornata mondiale grande importanza assumono gli incontri di sensibilizzazione presso scuole, parrocchie ed altre istituzioni svolti in tutta Italia dai Testimoni della Solidarietà, persone direttamente impegnate nei progetti AIFO all'estero, che per l'occasione si fanno promotrici di consapevolezza presso la società civile, testimoniando il loro servizio agli Ultimi. La giornata sarà quest'anno dedicata al continente africano.
Anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il Santo Padre, hanno rivolto un saluto all'AIFO per tale ricorrenza, a testimonianza del ruolo di primo piano che l'AIFO continua a ricoprire a livello internazionale. Queste le parole pronunciate da Papa Benedetto XVI in occasione dell'Angelus del 31 gennaio 2010:
"L'ultima domenica di gennaio è la Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra. Il pensiero va spontaneamente a Padre Damiano de Veuster, che diede la vita per questi fratelli e sorelle, e che nello scorso ottobre ho proclamato santo. Alla sua celeste protezione affido tutte le persone che purtroppo ancora oggi soffrono per questa malattia, come pure gli operatori sanitari e i volontari che si prodigano perché possa esistere un mondo senza lebbra. Saluto in particolare l'Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau".La 58a Giornata mondiale dei malati di lebbra gode del Patrocinio del Segretariato Sociale RAI e della collaborazione ufficiale di Banca Etica, AGESCI, GIFRA (Gioventù Francescana), SISM (Segretariato italiano degli studenti di Medicina), AIAC (Associazione Italiana Allenatori di Calcio) e di Lega Serie A e Lega Serie B.