Il messaggio delle donne dell'Osservatorio Pari Opportunità dell'Auser
Se non ora, quando? Quando uscire dal silenzio e dire che non ne possiamo più ? che non ci stiamo più a vedere la dignità della donna ferita e calpestata. Se non ora, quando fermare la deriva di un Paese che appare sempre più smarrito, indifferente, egoista? Abbiamo firmato tutti gli appelli lanciati in questi giorni. Ma questo, ora, non può più bastare.
Le donne dell''Osservatorio Pari Opportunità di Auser Nazionale esprimono la loro profonda indignazione e dicono BASTA alla cultura del "bunga bunga" che ha dato del nostro Paese un'immagine degradata e ridicola, agli occhi del mondo intero. Prostituzione, harem, soldi, successo facile, sfruttamento, corruzione, sono le parole che si inseguono in questi giorni. Immagini di donne di plastica, giovani e griffate, a disposizione del potente campeggiano sui media di un'Italia che fa vergogna e che non corrisponde alla realtà di ogni giorno.
Dobbiamo ritrovare la voce, non soltanto per indignarci ed urlare il nostro disgusto, ma per raccontare una storia diversa fatta di valori positivi e di impegno, di ideali e di lavoro; dobbiamo ritrovare la voce per ricordare a questo Governo che occuparsi delle donne significa investire sulla scuola, creare occasioni di lavoro, servizi per le famiglie, aiuti per il sostegno al lavoro di cura, per l'assistenza agli anziani.
Siamo nell'anno europeo del volontariato, ma l'Italia è troppo presa dal Ruby gate per accorgersene, ed il suo avvio è passato nel silenzio totale, nella più totale indifferenza delle istituzioni e dei media. Ed anche questo è un segno preoccupante dei tempi che stiamo attraversando.
L'appello per dare voce all'Italia migliore parta da noi, e trasformiamo l'appuntamento dell'8 marzo 2011 in una grande giornata di mobilitazione.