«
L'etichettatura consente di accertare la tracciabilità di prodotti contro ogni fenomeno di contraffazione e truffa»: è questo il parere soddisfatto di Michele Zannini, presidente di Acli Terra, a proposito dell'approvazione del disegno di legge 2260 sull'etichettatura dei prodotti alimentari.
La legge, attesa da dieci anni dai produttori agricoli e dai consumatori, è stata
votata all'unanimità il 18 gennaio dalla commissione Agricoltura della Camera e prevede l'
obbligo di riportare il luogo di origine o di provenienza degli alimenti e l'eventuale presenza di ingredienti Ogm.
Per gli alimenti non trasformati l'etichetta dovrà indicare il paese di produzione. Per quelli trasformati dovrà indicare il luogo dove è avvenuta l'ultima trasformazione e il luogo di coltivazione o allevamento della materia prima agricola principale.
«Siamo di fronte a un passo importante e decisivo verso una sempre maggiore trasparenza e consapevolezza nel consumo dei prodotti in commercio. - ha detto Zannini - L'etichettatura rappresenta una formidabile possibilità di assicurare il valore aggiunto che meritano i prodotti che valorizzano le nostre biodiversità e le produzioni tipiche locali, dando
garanzia di correttezza e di trasparenza ai consumatori e anche il riconoscimento economico che merita un tipo di agricoltura come quella italiana, normalmente, purtroppo, danneggiata da logiche aggressive di un mercato in grado ancora di imporre la qualità del consumo».
«Mi auguro - ha concluso Zannini - che le norme sull'etichettatura obbligatoria siano attuate rapidamente, per consentire ai cittadini scelte libere e responsabili, in quanto consumatori critici, e al settore agroalimentare italiano di contrastare emergenze, come quella del caso diossina in Germania e dell'agro-pitareria, con un notevole
ritorno economico per il Paese, oltre che per il comparto