Venezia, 20 gennaio 2011 - Donne lavoro e crisi, rappresentanza femminile in politica, violenza domestica e "omicidi di genere". Sono questi alcuni dei temi al centro delle prossime iniziative della Commissione regionale per le Pari opportunità tra uomo e donna, il cui programma (approvato lo scorso novembre dalla Giunta regionale) è ora in procinto di partire con le prime attività. Si tratta di temi e questioni scelti per la loro cocente attualità e, nel caso delle indagini dedicate a taluni fenomeni, per l'esigenza forte di misurarne la portata e conoscerne l'evoluzione: solo così sarà poi possibile intervenire in modo efficace, prevenire discriminazioni, soprusi e violenza, rafforzare e ampliare i servizi.

Rispetto a una popolazione di oltre 2milioni 404mila uomini, le donne in Veneto oggi sono più di 2milioni 507mila. La fascia di età maggiormente rappresentata è quella compresa tra i 30 e i 49 anni, in particolare dai 40 ai 44 anni (Ufficio statistico regionale - rielaborazioni su dati Istat 2009).
«All'alba di questo nuovo anno, rinnoviamo il nostro impegno a promuovere per tutte le donne del Veneto le pari opportunità a 360 gradi - dice Simonetta Tregnago, presidente della Commissione regionale Pari opportunità - e a indagare la realtà del territorio, con l'obiettivo di far crescere una cultura non solo di rispetto delle pari opportunità e di tutela dei diritti delle donne, ma anche di valorizzazione del loro ruolo. Un ruolo in molti ambiti ben concreto e a tutti manifesto, ma che in alcuni altri non ha ancora trovato spazi per esplicarsi pienamente, come nell'economia e nella politica. Continueremo anche a fare la nostra parte nel fornire ai legislatori e agli amministratori conoscenze e strumenti a loro utili per definire linee d'indirizzo e di intervento efficaci».

In primo piano, con ogni evidenza, il tema del lavoro. A partire dal rapporto, "Il lavoro delle donne in tempo di crisi nella regione Veneto" (in collaborazione con Veneto Lavoro), che sarà presentato in una tavola rotonda la prossima estate e servirà a fotografare la situazione dell'occupazione femminile veneta, anche allo scopo di comprendere quanto la crisi abbia lasciato il segno su una fascia della popolazione già di per sé più debole rispetto all'occupazione. Con la ricerca "Libere professioniste: verifica delle pari opportunità di accesso e di attività", prevista per la primavera, a essere studiate saranno le problematiche riguardanti le componenti femminili iscritte agli ordini professionali (accesso, retribuzione,?): l'intento ulteriore è quello di promuovere la nascita di un organismo di parità all'interno di ciascun ordine. E ancora, sarà presentata in autunno"Donne e Tecnologia", la ricerca curata dal Dipartimento di Informatica dell'Università di Venezia che indagherà le disparità di genere nell'ambito della formazione e dell'occupazione nel settore specifico delle scienze e delle tecnologie informatiche.

Sempre molto sentita dalla Commissione è anche l'esigenza di promuovere una più ampia presenza delle donne nella politica e nelle istituzioni. Risponde a questo impegno lo studio comparato "Donne e politica: la rappresentanza di genere", che intende restituire un quadro aggiornato ed esaustivo della situazione, sia locale che nazionale. Poggerà su questa piattaforma di indagine e di riflessione la proposta di una riforma della normativa elettorale regionale, elaborata dalla Commissione. Tappa fondamentale di questo percorso, una giornata di studio e approfondimento, in calendario per la primavera prossima, che ospiterà un confronto tra le esperienze di diverse regioni. Un'azione di stimolo e dibattito pensata e condivisa con la Conferenza nazionale, che riunisce le presidenti degli organismi di pari opportunità regionali.

Non mancano nelle iniziative della prossima annualità argomenti decisamente forti e delicati, alcuni con tanta frequenza protagonisti delle pagine di cronaca nera e dei notiziari dei media. L'indagine "Omicidi in Veneto in una prospettiva di genere" traccerà il quadro della violenza domestica nella nostra regione, con particolare attenzione ai casi più gravi avvenuti in questi ultimi anni, quelli evoluti in omicidio o in tentato omicidio.

Il progetto, che si articolerà in varie fasi e fornirà anche una lettura interpretativa del fenomeno, vede la collaborazione dell'Osservatorio nazionale sulla Violenza domestica di Verona e quella delle procure per la raccolta dei dati.Per rimanere informati sulle attività e i progetti della Commissione è possibile consultare le pagine dedicate del sito regionale (www.regione.veneto.it) oppure iscriversi alla newsletter periodica (format di iscrizione: http://www.pariopportunita.info).

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