RESTA IL PROBLEMA MINICAR CON UN TASSO DI MORTALITÁ PIÚ ELEVATO DEI CICLOMOTORI. 1 GENITORE SU 3 NON FA INDOSSARE LE CINTURE DI SICUREZZA.


In Italia sono 27.864 i giovani minori di 18 anni infortunati in incidenti stradali nel 2009: di questi 19.181 su strade cittadine. In particolare, 27.672 sono rimasti feriti, mentre 192 hanno perso la vita, di cui 100 nell'uso di un veicolo a due ruote. Per la classe di età 1-13 anni le criticità riscontrate sono nel trasporto in auto, 28 bambini morti e 6.810 bambini feriti nel 2009, e nel muoversi a piedi non accompagnati (ben 15 pedoni morti e 1.743 pedoni feriti). I dati sono stati resi noti dall'ACI durante la presentazione a Roma della campagna informativa sulla sicurezza stradale "Corri il rischio: vivi sicuro!", promossa dal Moige -movimento genitori. Le ore maggiormente a rischio incidenti corrispondono all'ingresso e all'uscita di scuola (rispettivamente 310 e 228 bambini infortunati) e agli spostamenti pomeridiani per sport e attività varie (836 i minori infortunati tra le ore 17 e le ore 19). Sempre con riferimento ai minori, il numero di incidenti risulta più elevato nei giorni feriali, ad eccezione delle ore notturne, ove il picco si registra nelle notti tra venerdì e sabato e tra sabato e domenica (274 sono i minorenni infortunati tra la mezzanotte e le ore 4 nel fine settimana). Le cause più diffuse quando il conducente è un giovane sono la distrazione, il mancato rispetto della segnaletica stradale e della distanza di sicurezza. Un problema acuto restano le minicar, che registrano il tasso di mortalità nel veicolo più elevato del ciclomotore*. La campagna informativa "Corri il rischio: vivi sicuro!", che il Moige - movimento genitori realizza con il contributo del Ministro della Gioventù e con i patrocini di ACI, Polizia Stradale, Fondazione ANIA per la Sicurezza stradale e Soc.i.tra.s. - Società italiana di Traumatologia della Strada, mira ad accrescere il livello di informazione rispetto ai rischi e alle conseguenze di un comportamento scorretto alla guida e in strada, in modo da favorire la prevenzione di tali comportamenti in relazione all'incidentalità stradale.

Nel corso della presentazione dell'iniziativa sono stati presentati anche i risultati della recentissima indagine condotta da SWG per il Moige - movimento genitori, al fine di comprendere il livello di attenzione e il grado di consapevolezza dei genitori rispetto ai comportamenti che i minori adottano in strada. I dati confermano che l'inosservanza delle norme di sicurezza stradale è tra le cause più frequenti di incidenti gravi che coinvolgono minori. Quasi il 60% degli intervistati ritiene che le regole di comportamento sulla strada debbano essere trasmesse contestualmente dalla scuola e dalla famiglia. Tuttavia, solo 5 genitori su 10 (57%) dichiarano di affrontare spesso l'argomento con i propri figli e 1 genitore su 3 (34%) ritiene insufficiente l'educazione stradale che i minori studiano a scuola.
Allarmanti i dati relativi al comportamento in macchina del genitore in presenza di figli minori di 12 anni: il 51% permette che si siedano sul sedile anteriore; 1 genitore su 3 (33%) non fa indossare sempre le cinture di sicurezza e solo in 2 casi su 10 (22%) viene utilizzato il seggiolino (base di rialzo omologata). Preoccupanti anche i dati sulle abitudini acquisite dai bambini andando in bicicletta, con i pattini o lo skate: solo il 43% dei genitori fa indossare sempre il caschetto, mentre quasi la metà dichiara che i propri figli non indossano mai le ginocchiere. Interessante il dato secondo cui quasi 9 genitori su 10 (88%) hanno fiducia nelle capacità di guida dei figli sulle due ruote: chi non considera abbastanza affidabili i figli in motorino, teme prevalentemente per la loro distrazione (38% degli intervistati). L'indagine conferma come la strada rappresenti uno dei fattori di rischio più incisivi, specie in età adolescenziale: secondo l'OMS gli incidenti stradali sono tra le principali cause di morte di bambini e adolescenti tra i 5 e i 19 anni**.
Ciononostante, i genitori appaiono poco informati sulla portata degli incidenti che coinvolgono i minori, tanto che il 20% degli intervistati ha dichiarato di non essere in grado di fornire una stima reale del fenomeno. Si conferma, dunque, la necessità di una comunicazione più efficace sia per i genitori sia per i ragazzi, al fine di aumentare la consapevolezza sulle conseguenze a volte fatali, dovute a comportamenti scorretti. Si ravvisa, invece, maggiore cognizione riguardo alle cause degli incidenti: quasi la metà dei genitori sostiene che gravi infrazioni, come la velocità elevata, siano tra le principali cause, mentre solo il 12% ritiene che siano da individuare nelle alterazioni delle condizioni fisiche e mentali (ubriachezza, sonno?). Stupisce che il mancato rispetto delle norme di sicurezza sia indicato solo dal 20% dei genitori. Infine, 9 genitori su 10 (92%) si dichiarano totalmente d'accordo sull'utilizzo di campagne shock.

"Le ultime statistiche sugli incidenti stradali - ha dichiarato il Presidente dell'Aci, Enrico Gelpi - dimostrano come l'emergenza sicurezza vada affrontata con un nuovo approccio alla formazione oltre che con l'aumento dei controlli su strada: occorre realizzare un percorso formativo continuo che preveda anche la frequenza di corsi di guida sicura ed eco-compatibile entro i tre anni dal conseguimento della patente". Maria Rita Munizzi, Presidente nazionale Moige - movimento genitori ha affermato: "È necessario sviluppare azioni di informazione e sensibilizzazione rivolte soprattutto ai giovani per cercare di porre fine alle stragi sulla strada. Indispensabile è la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti. È necessario migliorare le condizioni delle strade, l'illuminazione, la segnaletica, coniugando azioni di prevenzione a quelle di repressione". Sulla necessità di una maggiore formazione e informazione si è espresso il Segretario Generale di Fondazione Ania, Umberto Guidoni: "La sicurezza dei minori trasportati in auto è un problema serio a causa della superficialità con cui è affrontato dalle famiglie. I dati ACI-ISTAT e il progetto del Moige, che da quei numeri parte, ne sono la dimostrazione. Le ragioni stanno nella disinformazione e nello scarso senso civico. La Fondazione ANIA ha proposto nelle sedi opportune l'inasprimento delle sanzioni per chi non rispetta le norme volte alla sicurezza dei minori in auto e avviato, al tempo stesso, numerose attività di sensibilizzazione attraverso protocolli di intesa con gli enti locali. Siamo dunque lieti di patrocinare il progetto del Moige su un tema che ci vede schierati in prima linea". È intervenuto anche il Direttore del Servizio di Polizia stradale, Roberto Sgalla: "Contrastare la mortalità giovanile dovuta ad incidente stradale è da sempre il primo obiettivo della Polizia Stradale che, accanto all'intensificazione dei controlli, ha da oltre dieci anni investito risorse e professionalità in campagne informative destinate agli studenti. E l'abbattimento degli incidenti che coinvolgono i giovani ci dice che siamo sulla giusta strada, pur rimanendo il grave allarme sociale". Mentre, con queste parole si è espresso il Prof. Andrea Costanzo, Presidente della Soc.i.tra.s: "La formazione ha un ruolo chiave nella diminuzione dell'incidentalità e delle sue vittime. Tuttavia, come associazione di medici, non possiamo tacere su altri fattori che sono ugualmente importanti per ridurre le vittime: la qualità del primo soccorso e la sua organizzazione, la qualità dei trattamenti ospedalieri, la mancanza di serie ricerche con strumenti accreditati. Siamo ancora fermi agli anni '50, per questi aspetti".

LA CAMPAGNA
La campagna "Corri il rischio: vivi sicuro!", organizzata in 8 regioni italiane, si svolgerà sia nelle scuole medie inferiori che nelle principali piazze delle città coinvolte dal progetto. L'attività nelle scuole consiste in un open day nel corso del quale i ragazzi avranno la possibilità di discutere di sicurezza stradale con gli operatori del Moige e di esercitarsi a test e simulazioni di guida sul bus itinerante in sosta presso le scuole. Lo stesso bus raggiungerà, durante le ore pomeridiane, le principali piazze delle città: grazie alla 5 postazioni PC si potranno effettuare quiz interattivi sulla sicurezza stradale e simulazioni di guida. Il progetto coinvolgerà, in tre mesi, oltre 18.000 studenti, 30.000 genitori e nelle attività realizzate nelle piazze circa 50.000 persone. Sul sito istituzionale www.genitori.it è disponibile una sezione dedicata alla campagna ed è già attivo il Numero Verde 800.93.54.54 per fornire informazioni sul tema e e sul tour.

IL TOUR
Il tour parte in questi giorni dalla città Roma (dove si fermerà fino al 20 gennaio), per poi passare a Frascati venerdì 21 e lunedì 24, a Rieti il 25 e a Latina il 26. Dal 31 gennaio fino all'8 febbraio sarà in Piemonte (nelle città di Torino, Cuneo, Revello e Alba (CN), Asti, Incisa Scapaccino (AT) e Novara), in Lombardia dal 9 al 18 febbraio (a Mantova, Como, Milano e Monza), in Veneto dal 21 febbraio al 4 marzo (nelle città di Verona, Padova e Vicenza), in Emilia Romagna dal 7 al 16 marzo (a Ravenna, Ferrara e Misano Adriatico in provincia di Rimini), in Umbria dal 17 al 26 (Perugia, Foligno, Bevagna (PG) e Gubbio), in Campania dal 30 marzo all'8 aprile (ad Avellino, Aversa (CE), Caserta e a Cava dei Tirreni in provincia di Salerno). Infine, raggiungerà la Puglia dall'11 al 20 aprile (a Foggia, Bari e a Gioia del Colle in provincia di Bari).


* Fonte: Dati Aci - Istat 2009
** Fonte: Rapporto Europeo sulla prevenzione degli infortuni nei bambini, realizzato da OMS, Regional Office for Europe

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